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Brexit, ok a legge che viola diritto internazionale. Maggioranza divisa

Pubblicato 15.09.2020, 11:02
Aggiornato 15.09.2020, 11:03
© Reuters.

Di Mauro Speranza

Investing.com – Il Parlamento britannico approva l’Internal Market Bill, la legge al centro delle attenzioni di questi giorni che violava il diritto internazionale secondo lo stesso governo di Johnson.

La legge è stata approvata dalla Camera dei Comuni con 340 voti a favore e 263 contrari e il voto è stato caratterizzato da molte astensioni nel partito conservatori, circa 30 parlamentari facenti capo alla fronda critica del partito che nei giorni scorsi aveva contestato le scelte di Johnson sulla Brexit.

Diverse le critiche arrivate al progetto di legge in questi giorni, tra cui tutti e cinque gli ex Premier britannici viventi: John Major, Tony Blair, Gordon Brown, David Cameron e Theresa May che siede ancora in Parlamento.
Il Premier Boris Johnson ha difeso la legge ed ha accusando l'Unione europea di non essere “in buona fede”, mostrando approccio "estremo" nei successivi colloqui sulle relazioni future commerciali, al momento in stallo.

Secondo Johnson, infatti, l'UE sarebbe pronta a pretendere un vero e proprio confine doganale fra Irlanda del Nord e resto del Regno Unito mettendo a rischio “l'integrità territoriale”" britannica. Al contrario, la legge sul mercato interno potrà spingere i 27 verso un compromesso negoziale con Londra sul libero scambio.
Johnson ha assicurato che, in nessun caso, il suo governo porrà barriere alla frontiera fra l'Irlanda del Nord e la Repubblica d'Irlanda, nel rispetto di quanto previsto dallo storico accordo di pace del Venerdì Santo 1998.

A questo punto, è possibile che la legge venga rivisitata tramite emendamenti ad hoc, ridimensionando l’impatto della proposta nei rapporti con i partner internazionali. Il testo andrà in commissione il prossimo 22 settembre per poi passare alla Camera dei Lord per la seconda approvazione.

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Cos’è l’Internal Market Bill

Si tratta di un progetto di legge che punta a rimettere in discussione il Withdrawal Agreement, ovvero l’accordo di divisione tra UE e Regno Unito firmato lo scorso 24 gennaio 2020 dallo stesso governo di Johnson dopo diversi mesi di negoziati.

In particolare, la legge permetterebbe al governo Johnson di detenere il potere di modificare o istituire regolamenti diversi da quanto concordato con la UE.

La nuova legge di Johnson mette in discussione diversi dei punti di quell’intesa, che prevedeva  per l’Irlanda del Nord il proseguimento di alcune delle norme europee anche nel post-Brexit, evitando il ritorno di un confine fisico con l’Irlanda.

Inoltre, l’Internal Market Bill punta ad annullare alcune disposizioni sul commercio tra Irlanda del Nord e Gran Bretagna previste dal Withdrawal Agreement, come l’obbligo di presentare una dichiarazione di esportazione e il diritto dell’UE di controllare i sussidi statali concessi alle società nordirlandesi.

 

Ultimi commenti

L'Europa è una figura di science fiction, noi siamo i nani di questa storia, fanno bene i britannici a fare i loro interessi, e non farsi riempire de regole burocratiche emanate da Bruxelles.....Long live to the Queen.
fra poco escalation che nasceraeuropa ed uk...mercati andrann tutti giu
bojo é da sempre bisognoso di tutele per difficoltá di apprendimento, quello che fa non è colpa sua, solo che gli inglesi ne subiranno le conseguenze.
Una legge approvata da uno stato sovrano che intende difendere i propri interessi. Noi italiani abituati a farci dettare cosa fare dalle ONG e dall'ONU queste cose possiamo solo sognarle con le lacrime agli occhi. Maggioranza divisa? Basta averla, una maggioranza che sia forte abbastanza da superare i sabotaggi degli amici dei nemici. Anche questa cosa ce la possiamo sognare. Non a caso gli inglesi hanno una legge maggioritaria pura, mentre noi italiani per essere sicuri di continuare ad essere etero-diretti, torneremo al proporzionale. Gli inglesi hanno quello che si meritano. E anche noi.
Noi italiani siamo sovranisti di chiacchiere con il cappello in mano quando si tratta di arraffare qualcosa, ovvio che ogni paese cerchi di decidere a suo vantaggio, lunico piccoloe insignificante particolare che gli altri non devono per questo mettersi a zerbino specie se ci sono accordi gia sottoscritti
gli inglesi non hanno la minima idea di cosa gli stia capitando, questo perché l'Europa non starà a guardare, anzi..
...anzi, starà zitta!
Potresti spiegarti meglio ? Grazie.
povero popolo inglese...
poveri "europei"....
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