Di Mauro Speranza
Investing.com – Dopo l'intervento di Lane della Banca centrale europea arrivato nella mattinata di oggi, dall'Unione europea arrivano nuovi segnali si un possibile sostegno agli stati europei e in particolare l'Italia.
"Siamo assolutamente pronti ad aiutare l'Italia”, e gli altri paesi europei, “con ogni mezzo necessario” ha affermato la Presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, la quale ha spiegato che “il Paese è terribilmente colpito dal coronavirus e ha bisogno di aiuto subito”.
"Le misure decise oggi sono per la situazione di oggi, ma dobbiamo riconoscere che la il quadro si evolve molto velocemente e siamo pronti a fare altro", continuava Von der Leyen, e "noi vogliamo aiutare le persone, il Paese, le autorità come un tutto, perché questo vuol dire anche aiutare l'Europa".
Le misure decise hanno a disposizione risorse per 37 miliardi di euro che verranno sostenute con la rinuncia a chiedere agli Stati membri di rimborsare i prefinanziamenti non spesi per i fondi strutturali. Ciò equivale a circa 8 miliardi. La Commissione invita il Parlamento europeo e il Consiglio ad approvare rapidamente questa proposta, affinché possa essere adottata entro le prossime due settimane.
Inoltre, la Commissione ha proposto di estendere il campo di applicazione del fondo di solidarietà dell'Ue includendo anche una crisi di sanità pubblica, al fine di mobilitarlo se necessario per gli Stati membri più colpiti. Nel 2020 sono disponibili fino a 800 milioni di euro. Infine il fondo europeo ha a disposizione fino a 175 milioni di euro per mobilitare il sostegno ai lavoratori licenziati e ai lavoratori autonomi.
Inoltre, spiega ancora Von der Leyen, la UE è pronta a fornire “il massimo della flessibilità negli aiuti di Stato e nel Patto di stabilità e di crescita per le economie dell'Ue, a cominciare da quella italiana, ce sono state severamente danneggiate dall'epidemia del coronavirus", ha aggiunto la presidente della Commissione Ue.
L'intervento di Von der Leyen arriva subito dopo le dichiarazioni di Philip Lane della Banca centrale europea, il quale scriveva in un comunicato che l'istituto centrale era pronto a sostenere gli spread.
Parole di sostegno anche da Dombrovskis e Gualtieri
Un messaggio di sostegno ai paesi dell'Unione europea è arrivato anche dai commissari Dombrovskis e Gentiloni tramite una lettera indirizzata al Ministro italiano dell'Economia, Roberto Gualtieri, nella quale si dicono pronti a concedere il massimo della flessibilità per affrontare la crisi coronavirus.
“Ogni misura 'una tantum' sulla spesa, decisa in relazione alla risposta alla pandemia sarà esclusa per definizione dal computo del deficit strutturale e non ne sarà tenuto conto quando si valuterà la conformità con lo sforzo fiscale richiesto nell'ambito delle regole esistenti, scrivevano i commissari, aggiungendo che “Commissione Ue valuterà ogni possibile richiesta sotto la 'clausola eventi imprevisti', usando il massimo della flessibilità delle regole Ue”.
Successivamente, Dombrovskis è intervenuto direttamente per promettere un sostegno fiscale per i paesi europei, Italia compresa. “Il nostro obiettivo ora deve essere quello di garantire che le aziende abbiano la liquidità di cui hanno bisogno per resistere a uno shock e che i lavoratori, anche quelli autonomi, siano protetti, in Italia e in tutti gli altri Paesi interessati. Proprio come altri Stati membri stanno adottando forti misure preventive per contenere il Coronavirus, prenderemo misure per contenere le conseguenze economiche”.
"Abbiamo bisogno di solidarietà per affrontare questa emergenza sanitaria”, aggiunge Dombrovskis. “Sappiamo che avrà un impatto economico significativo. In caso di grave recessione economica della zona euro o dell'Ue, la Commissione è pronta ad attivare la clausola di salvaguardia (general crisis escape clause) del Patto di Stabilità che consentirà una politica di sostegno fiscale più generale” spiega il Commissario.
Rispondendo ad alcune ipotesi su una possibile sospensione del patto di stabilità, Dombrovskis ha spiegato che, invece, l'Unione europea sta usando “tutta la flessibilità che prevede".