Di Mauro Speranza
Investing.com – Nel day after del meeting della Banca centrale europea interviene Philip Lane, membro del board di Francoforte, per cercare di calmare gli animi, intendendo che l'Erotower è pronta a interventi specifici di acquisto verso determinati paesi o bond.
Secondo quanto scrive Lane in un comunicato diffuso sul sito dell'istituto centrale, la Bce si impegna "a utilizzare la piena flessibilità integrata" nel programma di acquisto di titoli di Stato "per rispondere alle attuali condizioni di mercato. Ciò significa che possono esserci fluttuazioni temporanee nella distribuzione dei flussi di acquisto sia tra le classi di attività sia tra i vari Paesi in risposta allo shock".
Inoltre, il capo economista della Bce non esclude un taglio dei tassi di interesse nel caso in cui la situazione peggiori, intaccando il target di inflazione di medio termine. Lane, però, ha difeso la decisione di ieri di lasciare i tassi inalterati, spiegando che il taglio non sarebbe stato efficace, vista la situazione attuale.
Infine, Lane ha affermato che la BCE "si assicurerà che gli elevati spread che vediamo in risposta all'accelerazione della diffusione del coronavirus non minino la trasmissione" della politica monetaria.
Le dichiarazioni di Lane hanno spinto il recupero del Ftse Mib, passando ad una crescita del 7% dopo che lo sprint iniziale si era affievolito fino a un +2%.
La gaffe di Lagarde
Le parole di Lane hanno cercato di attutire le conseguenze di alcune frasi pronunciate ieri da Christine Lagare nel corso della conferenza stampa che si è svolta dopo la comunicazione delle decisioni della BCE.
In un contesto di delusione per il mancato taglio dei tassi di interesse, Lagare ha affermato che “non siamo qui per chiudere lo spread”, la quale lasciava intendere che la BCE non intende intervenire sui differenziali tra titoli di stato.
Così, “si è innescato un sell off di btp come quasi mai si è visto”, annota Emanuele Canegrati, senior analyst di Bb Prime. Lo spread, infatti, è iniziato a salire e la crescita continua anche oggi, con il differenziale con i bund tedeschi che supera quota 250 punti, mentre i titoli di stato italiani a 10 anni restano a 1,8%.
“Ovviamente nella politica monetaria le parole contano, la semantica conta”, aggiunge Canegrati, “e Christine Lagarde, dichiarando che la Bce non intende intervenire per ridurre lo spread dei nostri titoli con quelli tedeschi, di fatto ha lasciato intendere che per i prossimi 45 giorni, il tempo che intercorre tra questa riunione e la prossima della Bce, i nostri Btp sono in balia dei mercati finanziari e senza quello scudo che si aspettavano molti analisti”.
Rendendosi conti dell'accaduto, Lagarde ha tentato di rimediare allo scivolone. “Sono pienamente impegnata ad evitare qualsiasi frammentazione dell’area euro in un momento difficile. Gli spread elevati inficiano la trasmissione della politica monetaria», chiariva la presidente della BCE, ma non riusciva a ottenere il suo scopo.