Di Alessandro Albano
Investing.com - Goldman Sachs (NYSE:GS) ha rivisto al rialzo le proprie previsioni sul ritmo dei rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve nelle riunioni invernali, in linea con le aspettative dei mercati dei derivati.
La banca d'affari prevede ora un rialzo di 75 punti base nella riunione del 21 settembre e di 50 punti base a novembre, rispetto alle stime di rispettivamente 50 pb e 25 pb rispettivamente, con un'ulteriore stretta dello 0,25% nell'ultimo meeting dell'anno a dicembre.
"I funzionari Fed hanno parlato con toni da falco nei recenti interventi, e hanno sottinteso che i progressi verso il contenimento dell'inflazione non sono stati così uniformi o rapidi come avrebbero voluto", hanno scritto gli analisti di Goldman in una nota ai clienti.
Più incerto l'outlook per il 2023, anno in cui, secondo diversi economisti, la Fed potrebbe togliere il piede dell'acceleratore. "Il modo in cui il freno delle condizioni finanziarie più restrittive si compenserà con altri impulsi di crescita fondamentali nel 2023 è più incerto", hanno aggiunto gli esperti, ma "possiamo immaginare che il ciclo di rialzo si estenda oltre l'anno in corso".
Le opinioni del colosso degli investimenti guidato dal Ceo Solomon seguono quanto mostrato dai future sui fed funds. Secondo il Fed rate monitor di Investing.com, i contratti su muovono su un rialzo di 75 punti base a settembre con l'81% di probabilità, e con il 79% sui rialzi di 50 pb e 25 pb nelle riunioni di novembre e dicembre.
Le attese degli attori di mercato rispondono a quanto affermato nelle ultime settimane dai banchieri Fed. Più recentemente, la vicepresidente Lael Brainard, tradizionalmente su posizioni molto accomandanti, ha dichiarato che la banca Usa dovrà aumentare i tassi "a livelli restrittivi", pur avvertendo che in futuro i rischi diventeranno "sempre più bilaterali".
"Siamo in gioco per tutto il tempo necessario a far scendere l'inflazione", ha dichiarato mercoledì la Brainard in occasione di una conferenza organizzata da The Clearing House e Bank Policy Institute a New York. "La politica monetaria dovrà essere restrittiva per un certo periodo di tempo per dare fiducia al fatto che l'inflazione stia scendendo verso il nostro target".
"A un certo punto del ciclo di inasprimento, i rischi diventeranno molteplici", ha precisato, sottolineando che la rapidità del ciclo di inasprimento, la sua natura globale, nonché l'incertezza sugli effetti sulle condizioni finanziarie creeranno "dei rischi per la domanda aggregata".