LGIM, nel suo Sustainability Summit 2022, ha fatto il punto sull’investimento sostenibile dopo che lo shock della guerra ha messo in agenda anche la sicurezza energetica. Un percorso e un approccio in tre tappe
A fronte di crescente instabilità geopolitica, gli investitori devono affrontare un muro di sfide, e alle risposte è appeso il futuro del pianeta e delle società che lo abitano. Si va dall’eliminazione delle tradizionali dipendenze energetiche, alla sfida della resistenza dei patogeni agli antibiotici, alla difesa dei diritti umani. Sono sfide vitali anche per gli investitori responsabili, che devono operare scelte da cui dipende il futuro delle economie e delle generazioni a venire. LGIM ha dedicato a questo grande tema un Summit virtuale interattivo, condotto dalla CEO Michelle Scrimgeour, cui hanno contribuito anche autorevoli voci esterne, come i CEO di BP (LON:BP) e NatWest, Bernard Looney e Alison Rose.
IMPORTANZA FINANZIARIA DEI FATTORI ESG
Scrimgeour ha ricordato che dopo lo shock della pandemia economie e società sono state investite da quello della guerra in Ucraina. La transizione energetica è rimasta una priorità per gli investitori, ed è cruciale continuare a lavorarci, anche perché i fattori ESG sono importanti finanziariamente, riguardano non tanto le metriche usate per misurarli ma le decisioni di business, con soluzioni tecnologiche, miglioramenti sociali, e governance, fondamentale per prezzare il rischio, dopo molti anni focalizzati sul ritorno e non su fattori come la salute e il sociale...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge