In un recente sondaggio condotto da IntraFi, i dirigenti bancari degli Stati Uniti hanno rivelato previsioni economiche fosche, in gran parte attribuite al persistere di tassi di interesse elevati. Lo studio ha coinvolto 600 partecipanti, tra cui CEO e CFO di vari istituti bancari.
Mark Jacobsen, CEO di IntraFi, ha osservato che quasi la metà degli intervistati ha riferito un peggioramento delle condizioni economiche delle proprie banche nell'ultimo anno. Solo il 12% è ottimista riguardo a miglioramenti per l'anno prossimo. I dirigenti prevedono che la Federal Reserve non abbasserà i tassi fino alla seconda metà del 2024 o oltre.
Nonostante questo pessimismo, la qualità del credito in queste banche rimane stabile. La maggior parte dei dirigenti ha riferito di non aver registrato un aumento delle morosità o dei charge-off nel 3° trimestre rispetto al 2°. Tuttavia, alcuni hanno evidenziato un aumento delle morosità sui mutui residenziali e problemi nel settore immobiliare commerciale legato agli uffici.
Inaspettatamente, la proposta dei regolatori federali di un aumento del 20% circa dei requisiti patrimoniali per le grandi banche è stata valutata positivamente dalla maggioranza degli intervistati. Questa mossa è considerata vantaggiosa soprattutto per le banche regionali e superregionali. Anche le banche comunitarie possono trarre vantaggio da questo cambiamento proposto.
D'altro canto, solo il 19% degli intervistati ritiene che le società fintech sarebbero i principali beneficiari di questa proposta. Le associazioni di categoria delle banche hanno espresso il timore che ciò possa portare a uno spostamento dell'attività verso istituti non bancari poco regolamentati.
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