L’inizio del 2022 è segnato da pressioni inflazionistiche che appaiono più persistenti mentre si annuncia un brusco aumento dei tassi e del rischio geopolitico. Ma il contesto economico rimane costruttivo grazie all’impatto minore del previsto della variante Omicron e questo, insieme alle aspettative di utili decenti per
i prossimi 12 mesi, continua a privilegiare gli attivi rischiosi.
La volatilità e le valutazioni in alcuni segmenti richiedono comunque un atteggiamento neutrale nei confronti del rischio. Gli investitori dovrebbero
evitare la tentazione di entrare sui mercati senza prima valutare attentamente i fondamentali e farebbero bene a modificare l'esposizione, bilanciando opportunità a lungo termine e tattiche con le valutazioni.
Sono le indicazioni di un commento di Matteo Germano, Head of Multi-Asset di Amundi, tratto dal Global investment views di febbraio 2022, che raccomanda di mantenere delle coperture e esplorare un’ampia gamma di attivi globali e diversificati per ottenere rendimenti reali da più fonti, anche se si dichiara leggermente più positivo sulle azioni europee e più costruttivo sugli attivi cinesi.
Europa e Cina più attraenti
Per quanto riguarda le azioni in generale, l’esperto di Amundi è neutrale sia sui mercati sviluppati che emergenti, e raccomanda agli investitori di prendere in considerazione l’ipotesi di ruotare l’esposizione per beneficiare dei recenti movimenti senza aumentare il rischio complessivo.
Questa impostazione consente ad Amundi di essere marginalmente positiva sull’Europa, viste le prospettive di una robusta ripresa dell'economia e di una crescita degli utili, le valutazioni relative attraenti e l’orientamento della regione verso i titoli value.
Lo stesso vale per la Cina, dove le azioni quotate a Hong Kong appaiono ora interessanti visto che la visibilità della politica è migliorata e le attuali valutazioni basse scontano già le incertezze future.
Attenzione al debito periferico
Nel reddito fisso, con una posizione complessivamente cauta sulla duration, Amundi conferma l’opinione difensiva sui bund quinquennali tedeschi, in linea con il contesto globale di inflazione elevata, di comunicazioni più da falco delle banche centrali e di una potenziale riduzione graduale del Quantitative easing da parte della BCE, che ha avuto un atteggiamento meno da colomba del previsto, ma non sembra aver fretta di alzare i tassi. Amundi sta comunque monitorando la situazione politica nei Paesi periferici dell’Eurozona come l’Italia.
In Asia, Germano è più positivo sul debito locale del governo cinese per i vantaggi di diversificazione e di contesto favorevole in un quadro di indebolimento della crescita e di allentamento monetario mirato. Per quanto riguarda più in generale le obbligazioni dei mercati emergenti, Amundi mantiene l’approccio neutrale, esprimendo ottimismo sulle obbligazioni Investment Grade e High Yield in euro in un contesto dove continua la caccia ai rendimenti reali e di dinamica economica che rimane favorevole.
Anche la domanda ragionevolmente vigorosa della BCE e le basse percentuali di default nell’High Yield depongono a favore del credito europeo. Ma non vanno persi di vista i rischi asimmetrici, gli effetti negativi di tassi reali più alti e il potenziale inasprimento delle condizioni finanziarie.
EM e high yield
Per quanto riguarda le valute dei mercati sviluppati, Amundi resta prudente sulla sterlina rispetto all’euro e al dollaro, mentre il rallentamento mondiale e l’aumento dell’inflazione inducono a rivedere in parte l’opinione negativa su valute rifugio come il franco svizzero, anche se resta tra le più sopravvalutate.
Nei mercati emergenti, Germano continua a credere che le ambizioni della Cina di diventare una superpotenza globale e la sua importanza geopolitica nel commercio asiatico faranno da supporto agli asset, compreso il renminbi. In Russia invece, il contesto geopolitico potrebbe pesare sul rublo nonostante la solidità delle partite correnti e le valutazioni attraenti della valuta.
Infine, Germano sottolinea che inflazione e possibili errori politici sono alcuni dei principali rischi che potrebbero avere un enorme impatto sui mercati. In generale, secondo Amundi, gli investitori dovrebbero utilizzare i derivati per salvaguardare l'esposizione alle azioni dei mercati sviluppati e al credito, in particolare l’High Yield USA, dai rischi di ribasso e dalla volatilità.
Questo articolo è stato scritto in esclusiva da Financialounge.com per Investing.com. Ogni settimana, "Market View" propone interviste originali con case d'investimento sui temi centrali di mercato che verranno riportate esclusivamente sul nostro sito. Non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all'investimento