Investing.com - I colossi tech Microsoft e Alphabet (NASDAQ:GOOGL) rilasceranno gli utili di martedì, mentre il Bitcoin è salito in attesa dell’approvazione di un ETF negli Stati Uniti. I dati PMI europei hanno indicato una regione che si sta dirigendo verso la recessione, offrendo il potenziale per sorprese al ribasso nell’equivalente statunitense.
1. Report sugli utili: Microsoft e Alphabet
L’ondata di guadagni delle principali aziende tecnologiche inizia martedì, con i risultati di Microsoft e di Alphabet, società madre di Google, dopo la chiusura del mercato.
Si prevede che Microsoft (NASDAQ:MSFT) riporterà un utile per azione di 2,65 dollari su un fatturato di 54,5 miliardi di dollari, e gli investitori cercheranno soprattutto aggiornamenti dopo la chiusura dell’accordo con Activision Blizzard (NASDAQ:ATVI).
Ci si chiederà anche se la grande scommessa del gigante del software sull’intelligenza artificiale stia dando i suoi frutti nella sua unità di cloud-computing.
Lunedì Microsoft ha annunciato che spenderà 5 miliardi di dollari australiani (3,2 miliardi di dollari) per espandere le sue capacità di intelligenza artificiale e cloud computing in Australia nell’arco di due anni.
Alphabet (NASDAQ:GOOG) dovrebbe offrire un utile di 1,45 dollari per azione su un fatturato di 75,9 miliardi di dollari, con gli investitori alla ricerca di nuovi segnali sullo stato attuale dell’ambiente pubblicitario digitale.
Alphabet beneficerà probabilmente della sua forte divisione cloud, con una crescita sostanziale dei fatturati, mentre l’espansione dei data center continuerà a rafforzare la sua presenza nello spazio cloud.
2. Future in salita in vista degli utili nel settore tecnologico
I futures sulle azioni statunitensi sono saliti martedì, con gli investitori che si sono concentrati sulle relazioni sugli utili di alcune società tecnologiche molto influenti.
Al momento della scrittura, il contratto dei future Dow è salito di 30 punti o dello 0,1%, i future dell’S&P 500 sono saliti di 8 punti o dello 0,2% e i future Nasdaq 100 di 55 punti o dello 0,4%.
Gli indici hanno avuto un andamento contrastato questo lunedì, con il rendimento dei decennali che ha superato il livello del 5%, molto seguito, prima di scendere. L’indice S&P 500 è sceso dello 0,2% e il blue chip Dow Jones Industrial Average è sceso dello 0,6%, mentre il tech Nasdaq Composite è salito dello 0,3%.
Negli ultimi giorni i funzionari della Federal Reserve hanno suggerito che l’aumento dei rendimenti obbligazionari potrebbe avere lo stesso effetto dell’aumento dei tassi d’interesse nel contribuire a raffreddare l’economia, e si prevede che la banca centrale manterrà i tassi fermi la prossima settimana.
La stagione degli utili entra nel vivo questa settimana, con circa il 30% delle società dell’S&P 500 che presenteranno i loro report.
Gli utili dei colossi tecnologici Microsoft e Alphabet sono il pezzo forte della sessione odierna [vedi sopra], ma ci sono anche i numeri di aziende come Coca-Cola (NYSE:KO), Spotify (NYSE:SPOT) e General Motors (NYSE:GM) da studiare.
Secondo FactSet, circa il 17% delle società dell’S&P 500 ha già comunicato gli utili e tre quarti di esse hanno registrato guadagni superiori alle aspettative degli analisti.
3. Il Bitcoin sale sulle speculazioni dell’ETF
Il Bitcoin (BitfinexUSD), la più grande criptovaluta per capitalizzazione di mercato, ha continuato a salire nei primi scambi di martedì sulle speculazioni relative all’imminente creazione di un fondo Bitcoin negoziato in borsa.
Alle 04.40 ET, il Bitcoin è salito dell’11% a 34.166 dollari, dopo aver raggiunto in precedenza i 35.199 dollari, il livello più alto dal maggio 2022. Lunedì è salito del 10% nella sua migliore sessione da quasi un anno e il suo prezzo è raddoppiato nel 2023.
La U.S. Securities and Exchange Commission è stata molto lenta nell’accettare le richieste di ETF sul Bitcoin, ma le speculazioni sono in aumento e l’approvazione è in arrivo dopo la sentenza di un tribunale che ha stabilito che l’autorità di regolamentazione ha sbagliato a respingere una richiesta di ETF da parte di Grayscale Investments.
Questo mese sono emerse numerose notizie che indicano che la SEC, l’autorità di controllo del Paese, non farà appello alla sentenza.
Secondo Paul Brody, leader globale di Ernst & Young nel settore della blockchain, in un’intervista rilasciata lunedì, migliaia di miliardi di dollari di fondi istituzionali sono in attesa di entrare nel Bitcoin una volta approvato un ETF.
“Tutti gli altri fondi istituzionali non possono toccare questa roba a meno che non si tratti di un ETF o di qualche altro tipo di attività regolamentata”, ha dichiarato.
4. I dati PMI indicano un rallentamento dell’economia
L’agenda dei dati economici è incentrata sulla pubblicazione dei PMI flash in Europa e negli Stati Uniti, che forniranno delle indicazioni sul quadro economico in vista della riunione di definizione delle politiche della Banca Centrale Europea di questa settimana e della riunione della Federal Reserve della settimana prossima.
L’indice composito dei responsabili degli acquisti negli Stati Uniti si è attestato a 50,2 a settembre, suggerendo che la crescita economica è in gran parte stagnante. Con l’aumento dei prezzi del greggio da allora, la crescita potrebbe rallentare in vista del quarto trimestre.
Le notizie dall’Europa non sono state incoraggianti: l’attività commerciale in Germania, l’economia dominante dell’eurozona, si è contratta per il quarto mese consecutivo ad ottobre, suggerendo che la recessione è ben avviata.
L’indice PMI composito tedesco è sceso a 45,8 in ottobre da 46,4 in settembre, al di sotto del livello di 50 che indica una contrazione dell’attività economica.
Una storia simile si è verificata con i dati relativi all’intera zona euro, con il PMI composito che è sceso a 46,5 in ottobre, rispetto al 47,2 del mese precedente.
Si è trattato della lettura più bassa da novembre 2020 e, al di fuori dei mesi della pandemia di COVID-19, della più debole da marzo 2013.
5. Greggio in calo, Gaza sotto i riflettori
I prezzi del greggio sono scesi martedì, cedendo i primi guadagni mentre gli operatori continuano a concentrarsi sugli sviluppi della guerra tra Israele e Hamas e sul possibile allargamento del conflitto in questa importante regione esportatrice di petrolio.
Al momento della scrittura, i future del greggio USA sono in calo dello 0,3% a 85,20 dollari al barile, mentre il Brent è sceso dello 0,3% a 89,59 dollari al barile.
Lunedì, gli indici sono crollati di circa il 3% grazie a una serie di missioni diplomatiche in Israele e a Gaza che hanno alimentato le speranze di un’attenuazione del conflitto. A ciò si è aggiunto l’accordo di Hamas per la liberazione di alcuni ostaggi.
Tuttavia, lunedì Israele ha continuato a bombardare Gaza e la situazione rimane molto incerta.
L’American Petroleum Institute pubblicherà la stima delle scorte statunitensi nel corso della sessione e si prevede un aumento delle scorte di greggio la scorsa settimana ed un calo per le scorte di prodotti raffinati e di benzina.
I dati ufficiali dell’Energy Information Administration, il braccio statistico del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, sono previsti per mercoledì.