Anche le altre rinnovabili offrono opportunità all’investitore che punta al lungo termine, salvo qualche vento avverso ma temporaneo per l’eolico. Guardare a tutto l’indotto, soprattutto allo stoccaggio
Il pianeta è incamminato sul sentiero della transizione energetica, vale a dire lo spostamento nella produzione di energia dalle fonti inquinanti come carbone e oil & gas alle rinnovabili. Una transizione che rappresenta anche una colossale opportunità di investimento, pari a 120.000 miliardi di dollari nei prossimi 30 anni. E non si parla solo di impianti di produzione di energia con il sole, il vento o altre fonti, ma anche di tutte le attività collegate, come la fornitura di equipaggiamenti, le turbine eoliche o i pannelli solari, gli operatori delle reti e i fornitori di equipaggiamento elettrico per la distribuzione e trasmissione e infine il grande tema dello stoccaggio, che rappresenta un bisogno enorme.
BATTUTA D’ARRESTO DEL SOLARE IN CINA NEL 2019 MA SOLO TEMPORANEA
In un’analisi titolata “L’outlook per il solare risplende”, Mark Lacey, Head of Commodities di Schroders (LON:SDR), parte dalla Cina, dove a inizio del 2019 i titoli del solare erano partiti robusti sostenuti da speranze di forte domanda dal colosso asiatico, con richieste attese per circa 40 gigawatt (GW), poi non concretizzate per incertezza politica. La Cina ha confermato i sussidi solo a luglio 2019, con il rinvio di alcuni progetti, per cui la domanda effettiva probabilmente si è aggirata intorno ai 20 GW. Ma alcuni dei progetti rinviati dovrebbero attuarsi nel 2020...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge