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Tassi Bce: ecco perché i salari continueranno a crescere allontanando i tagli

Pubblicato 20.02.2024, 15:11
© Reuters

Investing.com – La crescita salariale negoziata nell'area euro mostra una aumento dei salari persistente al di sopra dell'inflazione target del primo semestre 2024.

L'indice dei salari negoziati nell'area dell'euro della Bce è aumentato su base annua del 4,5% nel quarto trimestre 2023. È vero che il dato è in calo rispetto al 4,7% del terzo trimestre 2023, tuttavia, nel conto mancano dati importanti provenienti dalla Germania che rischiano di rimandare il primo taglio dei tassi a giugno se non oltre.

Il pagamento una tantum alla p.a. tedesca è rimasto escluso

Secondo Tomasz Wieladek, chief european economist di T. Rowe Price, la crescita salariale dell’Eurozona sarebbe stata più alta “se nel calcolo fossero stati inclusi tutti gli aumenti una tantum in Germania. Ieri, l'indice della Bundesbank è aumentato del 3,3% a dicembre e del 3,6% nel quarto trimestre 2023, su base annua. Ma la Bundesbank ha dichiarato che il pagamento una tantum di 1.800 euro in alcune parti del settore pubblico sarà conteggiato solo nel primo trimestre 2024, mentre l'accordo salariale prevedeva che sarebbe stato pagato a dicembre”.

Poiché l'accordo salariale è stato stipulato a metà dicembre, i tempi per il pagamento nel corso del mese erano stretti, soprattutto a causa del blocco delle spese d'emergenza del governo tedesco. “Questo – spiega Wieladek - ha ridotto in modo significativo i salari negoziati nell'area euro nel quarto trimestre 2023 e li farà aumentare nuovamente nel primo trimestre 2024. È, quindi, plausibile che i salari negoziati aumentino nuovamente su base annua nel primo trimestre 2024”.

Crescita dei salari ancora al di sopra del target

Questi dati rendono difficile la politica della Bce. “Al 4,5%, la crescita dei salari negoziati è ancora significativamente al di sopra dell'intervallo 3-3,5% necessario per raggiungere l'obiettivo di inflazione del 2% della Bce”, precisa l’economista. Di conseguenza, il Consiglio direttivo “aspetterà sicuramente almeno fino a giugno per avviare un ciclo di tagli, dato che a quel punto saranno disponibili i dati sui salari negoziati per il primo trimestre 2024”.

Rischio ulteriore rinvio con i salari del primo trimestre

Tuttavia, per Wieladek esiste un rischio significativo di un ulteriore aumento della crescita dei salari negoziati nel primo trimestre 2024. In questo scenario, anche un taglio a giugno potrebbe diventare difficile da realizzare.

“A meno che il Consiglio direttivo non si senta sicuro che la crescita dei salari negoziati continuerà a decelerare, è probabile che aspetti fino a quando i dati sui salari negoziati non si comporteranno come previsto. Dopo tutto – conclude l’analista -, a differenza dei cicli precedenti, l'economia reale non sta crollando, spingendo la Bce a un ciclo di tagli. Se la lettura dei salari negoziati per il primo trimestre del 2024 dovesse sfidare la narrativa di una frenata della crescita dei salari, il Consiglio direttivo potrebbe aspettare oltre giugno per avviare il ciclo di tagli”.

In sostanza, per l’esperto i dati di oggi, in particolare il fatto che i salari negoziati in Germania aumenteranno in modo significativo a causa del pagamento una tantum nel primo trimestre 2024, rendono un ulteriore rinvio dei tagli dei tassi Bce più probabile di prima.

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