L’inflazione ad agosto negli Stati Uniti è cresciuta del 3,7% su base annuale rispetto al 3,2% di luglio. Un aumento di poco superiore rispetto alle attese dei mercati che davano l’inflazione in crescita del 3,6%.
Su base mensile, invece, la crescita è dello 0,6% rispetto al +0,2% di luglio. Il dato è in linea con le previsioni degli analisti.
Nella rilevazione precedente, relativa al mese di luglio, l’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti era salito del 3,2% su base annuale rispetto al +3% di giugno. In quell’occasione l’aumento si era rivelato inferiore alle attese, visto che gli analisti scommettevano su un +3,3%.
L’Indice del Dollaro è rimasto poco mosso in attesa del dato sui prezzi al consumo. Al momento in cui si scrive, il cambio EUR/USD è in calo dello 0,08% a 1,0743.
I tre principali indici di Wall Street hanno chiuso in ribasso ieri, appesantiti dalle forti perdite di Oracle (NYSE:ORCL) : la società ha registrato il suo peggior giorno in più di 20 anni in scia ad una deludente previsione dei ricavi.
L’indice Nasdaq Composite è sceso dell’1%, mentre il Dow Jones Industrial Average ha chiuso in ribasso dello 0,1% e l’S&P 500 è sceso dello 0,6%.
Adesso bisognerà attendere la riunione del Fomc (Federal Open Market Committee) della Fed prevista il prossimo 20 e 21 settembre per capire se il regolatore Usa deciderà di prendersi una pausa dalla politica di stretta monetaria oppure opterà per un ulteriore rialzo dei tassi d'interesse.
L'assemblea arriva dopo la pausa di agosto. Nella precedente occasione, a luglio, la banca centrale statunitense aveva deciso di alzare i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale, tra il 5,25% e il 5,5%.
Per approfondire leggi cos'è l'inflazione. Scopri anche gli eventi correlati: cos'è la deflazione, cos'è la stagflazione, cos'è la recessione.