MILANO (Reuters) - In tema di sostenibilità dei sistemi pensionistici, i ministri finanziari della zona euro hanno lanciato un monito ai Paesi membri sollecitandoli a non favorire le uscite anticipate dal lavoro, un'ipotesi su cui nei giorni scorsi in Italia governo e sindacati hanno inziato un confronto.
Da Lussemburgo, dove ieri erano riuniti per il consueto meeting, i ministri hanno ribadito una serie di linee guida in tema di riforme delle pensioni, ponendo l'accento sulla necessità di tutele contro rischi demografici e macroeconomici, politiche complementari e riforme più vaste per rafforzare crescita e occupazione. I
"Le politiche complementari dovrebbero mirare a prolungare la vita lavorativa e in questo modo accrescere i redditi pensionistici, attraverso misure che aumentino la occupabilità delle persone anziane e riducano il ritiro anticipato della forza lavoro", si legge in una nota diffusa dall'Eurogruppo in cui i ministri non fanno riferimento ad alcun Paese in modo specifico.
Qualche giorno fa, in un incontro tra governo e sindacati, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini ha confermato l'intenzione di consentire un anticipo finanziario della pensione netta per gli anni che mancano alla vecchiaia (oggi a 66,7 anni) con il pagamento di una rata di ammortamento di 20 anni, attraverso la copertura assicurativa ed una detrazione fiscale sulla parte del capitale anticipato per alcuni soggetti più deboli.