Investing.com - Il dollaro è vicini al massimo di 14 mesi contro un paniere delle altri principali valute questo giovedì, mentre l’euro di indebolisce in seguito alla decisione a sorpresa di tagliare i tassi di interessa da parte della Banca Centrale Europea e di lanciare un nuovo programma di acquisti nel tentativo di sostenere la crescita e l’inflazione.
Il cambio EUR/USD ha toccato 1,2996, il minimo dal 15 luglio 2013, ed è successivamente sceso dello 0,96% a 1,3022.
L’euro è sceso bruscamente dopo che la BCE ha tagliato il tasso di interesse al minimo storico dello 0,05% dallo 0,15%, contrariamente alle previsioni della gran parte degli analisti di mercato.
La BCE ha abbassato i tassi a -0,20% da -0,10% ed il tasso di prestito marginale allo 0,30% dallo 0,40%.
Il Presidente della BCE Mario Draghi ha dichiarato che la banca inizierà un programma di acquisto di obbligazioni garantite, nel tentativo di sostenere la crescita e l’inflazione.
La BCE ha tagliato le previsioni di crescita di quest’anno allo 0,9% dall’1,0%, ed ha ridotto le previsioni di crescita per il 2015 all’1,6% dall’1,7%. La banca ha abbassato le previsioni di inflazione per quest’anno allo 0,6% dallo 0,7% a giugno.
Il dollaro è salito al massimo di un anno contro il franco svizzero, con USD/CHF in salita dello 0,87% a 0,9257. Il biglietto verde è salito contro lo yen, con USD/JPY in salita dello 0,15% a 104,93, in calo dal minimo di otto mesi di 105,30.
In un report, il Dipartimento per il Lavoro USA ha dichiarato che il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione la settimana scorsa è aumentato di 4.000 unità a 302.000, dal totale della settimana precedente di 298.000 unità.
Gli analisti avevano previsto un aumento delle richieste di sussidio di 2.000 unità a 300.000.
Altri dati hanno mostrato che il deficit commerciale degli USA è sceso al minimo di sei mesi a luglio.
La sterlina è vicina al minimo degli ultimi sette mesi, con il cambio GBP/USD giù dello 0,15% a 1,6434.
La sterlina è rimasta stabile dopo la decisione della BoE di mantenere invariata la politica monetaria, come largamente previsto.
Tuttavia, la sterlina resta sotto pressione tra i timori che il supporto all’indipendenza scozzese stia guadagnando terreno in vista del referendum.
Il cambio AUD/USD è in salita dello 0,42% a 0,9380, mentre il cambio NZD/USD è ins alita dello 0,13% a 0,8335. Il cambio USD/CAD è in calo dello 0,44% a 1,0840.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in salita dello 0,64% a 83,40, il massimo dal luglio 2013.