TOKYO, 21 ottobre (Reuters) - All'indomani dell'avvicinamento dell'euro alla soglia psicologica di 1,5 dollari e dell'allarme lanciato da diverse autorità europee, il biglietto verde si stabilizza, aiutato dalle prese di profitto sulle valute ad alto rendimento, legate al prezzo delle commodities.
I trader parlano di realizzi sui dollari canadesi e neozelandesi - che a ottobre hanno toccato il livello più forte in 15 mesi - e sulla sterlina.
Ancora una volta a tenere desta l'attenzione ci pensano le banche centrali, con la banca canadese che ha tagliato corto ieri sull'ipotesi di un aumento anticipato del tasso di riferimento. Le condizioni economiche in miglioramento, ha infatti sostenuto, sono minate dall'apprezzamento della valuta locale, sconsigliando manovre forti. Di parere opposto la banca centrale neozelandese che, attraverso il suo governatore Alan Bollard, ha detto che una valuta forte non necessariamente costituisce un ostacolo all'aumento dei tassi.
"L'impegno della banca centrale canadese di mantenere i tassi bassi fino al prossimo anno pesa", commenta uno strategist di Sydney. "Contemporaneamente, però, il calo delle borse sta dando supporto al dollaro americano, alleggerendo la sua caduta".
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