Investing.com - Il dollaro USA è in calo contro le principali controparti oggi, molti traders hanno chiuso e bloccato i profitti prima della fine dell’anno, nei timori per la crisi del debito nella zona euro.
Nella mattinata degli scambi europei il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,36% a 1,3095.
La moneta unica è andata sotto pressione dopo che la Banca centrale europea non è riuscita a convincere che il suo prestito triennale senza precedenti di 489,19 miliardi di euro avrebbe migliorato le prospettive delle banche della zona euro, allentando la morsa della crisi del debito.
Nel corso della giornata, il primo ministro italiano Mario Monti chiederà il voto di fiducia sull’approvazione della necessaria manovra di austerità di 33 miliardi di euro.
La manovra ha ricevuto l’approvazione della Camera la scorsa settimana e ci si aspetta che sarà approvato senza molta resistenza in Senato.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con il GBP/USD in salita dello 0,09% a 1,5691.
I dati ufficiali hanno mostrato in precedenza che il prodotto interno lordo del Regno Unito è aumentato dello 0,6% nel terzo trimestre, contro le attese per un aumento dello 0,5%.
Il rapporto ha fatto seguito ai dati che hanno mostrato che il deficit del Regno Unito si è ampliato inaspettatamente nel terzo trimestre al suo livello più alto mai registrato, toccando 15,2 miliardi da un disavanzo di 7,4 miliardi del trimestre precedente.
Gli analisti avevano previsto un calo del disavanzo del Regno Unito a 5,6 miliardi nel terzo trimestre.
Il biglietto verde è stato costante nei confronti dello yen e inferiore rispetto al franco svizzero, con USD/JPY giù dello 0,02% a 78,07 e USD/CHF giù dello 0,34% 0,9326.
Nel suo rapporto mensile, la BOJ ha avvertito che la ripresa del Paese è in stallo poiché il sentimento del mercato ha risentito negativamente di una domanda di esportazioni più debole.
Stamane il governo del Giappone ha abbassato le sue previsioni reali del prodotto interno lordo ad una contrazione dello 0,1%, contro una precedente previsione di crescita dello 0,5%, a causa di uno yen forte e gli effetti della crisi del debito sovrano della zona euro sulle esportazioni giapponesi.
Inoltre, il biglietto è sceso contro i suoi cugini canadesi, australiani e neozelandesi, con USD/CAD giù dello 0,32% a 1,0234, AUD/USD in salita dello 0,30% a 1,0134 e NZD/USD in salita dello 0,33% a 0,7731.
In Nuova Zelanda stamane i dati ufficiali hanno mostrato il PIL del paese è cresciuto dello 0,8% nel terzo trimestre. Il PIL era cresciuto dello 0,1% nel trimestre precedente.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,34% a 80,08.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno il report settimanale sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, nonché i dati rivisti su PIL del terzo trimestre. L'Università del Michigan rilascerà inoltre i dati rivisti sulla fiducia dei consumatori e le aspettative di inflazione.
Nella mattinata degli scambi europei il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,36% a 1,3095.
La moneta unica è andata sotto pressione dopo che la Banca centrale europea non è riuscita a convincere che il suo prestito triennale senza precedenti di 489,19 miliardi di euro avrebbe migliorato le prospettive delle banche della zona euro, allentando la morsa della crisi del debito.
Nel corso della giornata, il primo ministro italiano Mario Monti chiederà il voto di fiducia sull’approvazione della necessaria manovra di austerità di 33 miliardi di euro.
La manovra ha ricevuto l’approvazione della Camera la scorsa settimana e ci si aspetta che sarà approvato senza molta resistenza in Senato.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con il GBP/USD in salita dello 0,09% a 1,5691.
I dati ufficiali hanno mostrato in precedenza che il prodotto interno lordo del Regno Unito è aumentato dello 0,6% nel terzo trimestre, contro le attese per un aumento dello 0,5%.
Il rapporto ha fatto seguito ai dati che hanno mostrato che il deficit del Regno Unito si è ampliato inaspettatamente nel terzo trimestre al suo livello più alto mai registrato, toccando 15,2 miliardi da un disavanzo di 7,4 miliardi del trimestre precedente.
Gli analisti avevano previsto un calo del disavanzo del Regno Unito a 5,6 miliardi nel terzo trimestre.
Il biglietto verde è stato costante nei confronti dello yen e inferiore rispetto al franco svizzero, con USD/JPY giù dello 0,02% a 78,07 e USD/CHF giù dello 0,34% 0,9326.
Nel suo rapporto mensile, la BOJ ha avvertito che la ripresa del Paese è in stallo poiché il sentimento del mercato ha risentito negativamente di una domanda di esportazioni più debole.
Stamane il governo del Giappone ha abbassato le sue previsioni reali del prodotto interno lordo ad una contrazione dello 0,1%, contro una precedente previsione di crescita dello 0,5%, a causa di uno yen forte e gli effetti della crisi del debito sovrano della zona euro sulle esportazioni giapponesi.
Inoltre, il biglietto è sceso contro i suoi cugini canadesi, australiani e neozelandesi, con USD/CAD giù dello 0,32% a 1,0234, AUD/USD in salita dello 0,30% a 1,0134 e NZD/USD in salita dello 0,33% a 0,7731.
In Nuova Zelanda stamane i dati ufficiali hanno mostrato il PIL del paese è cresciuto dello 0,8% nel terzo trimestre. Il PIL era cresciuto dello 0,1% nel trimestre precedente.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,34% a 80,08.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno il report settimanale sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, nonché i dati rivisti su PIL del terzo trimestre. L'Università del Michigan rilascerà inoltre i dati rivisti sulla fiducia dei consumatori e le aspettative di inflazione.