Investing.com - I futures dell’oro sono in calo durante la mattinata europea, estendendo le perdite della seduta precedente, in seguito alla testimonianza del Presidente della Federal Reseve Ben Bernanke che non si è sbilanciato su un eventuale futuro allentamento.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad agosto a 1.583,05 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in calo dello 0,4%.
Precedentemente il prezzo era sceso dello 0,75% al minimo della seduta di 1.577,05 dollari l’oncia troy.
I futures dell’oro hanno trovato supporto a breve termine a 1.567,15 dollari l’oncia troy, il minimo del 13 luglio e resistenza a 1.601,25 il massimo del 10 luglio.
Davanti alla Commissione per le Attività Bancarie del Senato, Bernanke ha dichiarato ieri che la crescita ha perso il suo slancio nella prima parte dell’anno ed ha aggiunto che i progressi sul taglio del tasso di disoccupazione sono di una lentezza “frustrante”.
Tuttavia non si è sbilanciato circa la pianificazione di nuove misure di allentamento da parte della Fed per stimolare l’economia, ma ha confermato che la banca centrale statunitense resta pronta ad intervenire per supportare la ripresa economica laddove ce ne fosse la necessità.
I traders dell’oro adesso attendono il ritorno di Bernanke a Capitol Hill, dove comparirà davanti alla Commissione per i Servizi Finanziari.
L’andamento del prezzo dell’oro ha seguito le aspettative verso l’immissione di liquidità nel sistema finanziario da parte della banca centrale statunitense.
L’oro quest’anno ha guadagnato il 15%, quanto ha toccato 1.790 dollari l’oncia troy dopo che la Fed ha dichiarato a gennaio che avrebbe tenuto gli interessi prossimi allo 0 fino alla fine del 2014, indicando la probabilità di un nuovo round di acquisti.
Tuttavia, dalla fine di febbraio i prezzi sono scesi del 12%, nei timori crescenti per l’aggravarsi della crisi del debito europeo, che hanno spinto la domanda del metallo giallo e del biglietto verde.
Sul Comex, l’argento con consegna a settembre ha segnato un calo dello 0,2%, a 27,25 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a settembre è salito dello 0,35% a 3,468 dollari la libbra.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad agosto a 1.583,05 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in calo dello 0,4%.
Precedentemente il prezzo era sceso dello 0,75% al minimo della seduta di 1.577,05 dollari l’oncia troy.
I futures dell’oro hanno trovato supporto a breve termine a 1.567,15 dollari l’oncia troy, il minimo del 13 luglio e resistenza a 1.601,25 il massimo del 10 luglio.
Davanti alla Commissione per le Attività Bancarie del Senato, Bernanke ha dichiarato ieri che la crescita ha perso il suo slancio nella prima parte dell’anno ed ha aggiunto che i progressi sul taglio del tasso di disoccupazione sono di una lentezza “frustrante”.
Tuttavia non si è sbilanciato circa la pianificazione di nuove misure di allentamento da parte della Fed per stimolare l’economia, ma ha confermato che la banca centrale statunitense resta pronta ad intervenire per supportare la ripresa economica laddove ce ne fosse la necessità.
I traders dell’oro adesso attendono il ritorno di Bernanke a Capitol Hill, dove comparirà davanti alla Commissione per i Servizi Finanziari.
L’andamento del prezzo dell’oro ha seguito le aspettative verso l’immissione di liquidità nel sistema finanziario da parte della banca centrale statunitense.
L’oro quest’anno ha guadagnato il 15%, quanto ha toccato 1.790 dollari l’oncia troy dopo che la Fed ha dichiarato a gennaio che avrebbe tenuto gli interessi prossimi allo 0 fino alla fine del 2014, indicando la probabilità di un nuovo round di acquisti.
Tuttavia, dalla fine di febbraio i prezzi sono scesi del 12%, nei timori crescenti per l’aggravarsi della crisi del debito europeo, che hanno spinto la domanda del metallo giallo e del biglietto verde.
Sul Comex, l’argento con consegna a settembre ha segnato un calo dello 0,2%, a 27,25 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a settembre è salito dello 0,35% a 3,468 dollari la libbra.