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BORSA USA - Indici chiudono in rosso ma sopra minimi su Dubai

Pubblicato 27.11.2009, 19:27

NEW YORK, 27 novembre (Reuters) - I listini azionari Usa archiviano la sessione odierna a chiusura anticipata con una discesa superiore al punto percentuale, riuscendo però a sollevarsi dai minimi e limitando decisamente i danni rispetto alla débacle dei listini europei ieri.

Emersa la vigilia, mentre Wall Street era ferma per il giorno del Ringraziamanto, la possibilità di insolvenza della holding di Stato del Dubai rilancia i timori degli investitori sull'effettiva solidità del sistema finanziario.

Gli indici Usa sono arrivati a cedere fino a oltre due punti percentuali, con realizzi concentrati principalmente sui settori finanziario e commodity più sensibili al clima di incertezza sulle prospettive per l'economia.

Già intorno a metà seduta le vendite però si sono fatte meno aggressive, consentendo al listino di recuperare dai minimi di sessione insieme al prezzo delle materie prime mentre rallenta il rally del dollaro, tradizionale divisa rifugio nelle fasi di avversione al rischio.

Il rientro di gran parte dei timori di effetto contagio dalla crisi di Dubai è favorito dalla decisa ripresa degli indici europei, protagonisti ieri di una brusca correzione cui hanno fatto oggi seguito ricoperture.

"Sull'altra sponda dell'Atlantico si temeva ieri un effetto domino dei problemi creditizi in Dubai, il mercato Usa si è però finora mostrato ben più resistente" commenta Michael James di Wedbush Morgan.

L'indice Dow Jones degli industriali <.DJI> termina in calo di 154,02 punti (1,47%) a 10.310,38, lo Standard & Poor's 500 <.SPX> cede 19,16 punti (1,73%) a 1.091,47 e il Nasdaq Composite <.IXIC> 37,61 punti (1,73%) a 2.138,44.

Nel corso dell'intera settimana, il Dow ha lasciato sul terreno complessivamente 0,1% e il Nasdaq lo 0,4%, mentre l'S&P 500 ha recuperato un modesto 0,1%.

Il Dubai ha annunciato ieri che avrebbe chiesto una moratoria per le holding pubbliche Dubai World e Nakheel, come primo passo della ristrutturazione di un debito miliardario.

Non è chiara l'esposizione delle banche Usa nei confronti dell'Emirato; il rinomato analista del settore Richard Bove ha però scritto in una nota che "non sembra che le banche americane abbiano un significativo impatto diretto da un simile evento".

Le due azioni oggetto oggi del maggior volume di scambio, Bank of America chiude in calo di 3,1% a 15,47 dollari, mentre Citigroup accusa un -2,64% a 4,06 dollari.

Decisamente in rosso anche il comparto delle commodity, che sconta la correzione di oltre due dollari nei corsi del greggio e la caduta dell'oro.

Il ribasso va misurato nell'ordine di 2,62% per Alcoa , che termina a 12,66 dollari, e 2,82% per Newmont Mining a 53,35 dollari

((Redazione Milano, Reuters messaging: alessia.pe.reuters.com@reuters.net, +39 02 66129854, milan.newsroom@news.thomsonreuters.com))

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