Investing.com - Il dollaro è in salita contro le altre principali valute questo martedì, nonostante la pubblicazione dei dati statunitensi deludenti, mentre l’attenzione degli investitori continua ad essere rivolta alla dichiarazione di politica monetaria della Federal Reserve, prevista per giovedì.
Il dollaro scende contro lo yen, con la coppia USD/JPY giù dello 0,46% a 119,68.
Il biglietto verde sembra non aver risentito dei dati che hanno mostrato che le vendite al dettaglio USA sono salite dello 0,2% ad agosto, contro le aspettative di un aumento dello 0,3%. Le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,7% a luglio, dato rivisto da una stima precedente di un incremento dello 0,6%.
Le vendite al dettaglio core, che escludono le vendite di automobili, sono aumentate dello 0,1% il mese scorso, deludendo le aspettative di una crescita dello 0,2%. Le vendite al dettaglio core sono salite dello 0,6% a luglio, dato rivisto da un aumento dello 0,4% precedentemente riportato.
Intanto, la Federal Reserve Bank of New York ha dichiarato che l’indice manifatturiero Empire State è salito a -14,67 questo mese da -14,92 di agosto, contro le aspettative di una lettura pari a -0,75.
Il sentimento sul dollaro resta vulnerabile tra i timori che i report economici misti statunitensi e la volatilità registrata recentemente sui mercati finanziari globali possano convincere la banca centrale USA a non alzare i tassi di interesse giovedì.
Stamane, la Banca del Giappone ha dichiarato di non aver apportato modifiche alla sua politica monetaria che prevede acquisti annuali di asset per 80 mila miliardi di yen ed è mirata a sostenere l’inflazione e stimolare la crescita.
Il dollaro sale contro l’euro, con il cambio EUR/USD giù dello 0,12% a 1,1304.
I dati di questa mattina hanno rivelato che l’indice ZEW per il sentimento economico tedesco è sceso a 12,1 a settembre da 25,0 del mese precedente. Gli analisti avevano previsto un calo a 18,4 per questo mese.
Intanto, il dollaro sale contro la sterlina ed il franco svizzero, con il cambio GBP/USD giù dello 0,15% a 1,5403 e la coppia USD/CHF in salita dello 0,23% a 0,9704.
La sterlina è brevemente salita quando l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha dichiarato che l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,2% il mese scorso, in linea con le aspettative. Su base annua, i prezzi al consumo britannici sono rimasti stabili ad agosto, come previsto.
L’indice IPC core , che esclude i costi di alimenti, energia, alcol e tabacco, è salito al tasso dell’1,0% ad agosto, in linea con le previsioni.
Il dollaro australiano scende, con la coppia AUD/USD in calo dello 0,19% a 0,7122, mentre il cambio NZD/USD è stabile a 0,6325.
L’aussie è andato sotto pressione dopo i verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Reserve Bank of Australia in cui si legge che i tassi di interesse bassi continueranno a supportare la crescita.
Intanto, il cambio USD/CAD è pressoché invariato a 1,3256.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 95,39.