Investing.com - L’indice del dollaro è pressoché invariato negli scambi asiatici di questo giovedì. Gli investitori restano cauti in attesa dei dati rivisti sul PIL del primo trimestre in programma nel corso della giornata, seguiti dall’indicatore sull’inflazione preferito dalla Federal Reserve domani.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è invariato a 98,032 alle 1:35 ET (05:35 GMT).
“Le prospettive di crescita globale ed un eventuale rallentamento dovuto allo scontro commerciale restano questioni chiave per i mercati”, scrive Michael McCarthy, a capo delle strategie dei mercati azionari a Sydney di CMC Markets, in una nota citata da Reuters.
“I dati delle prossime ventiquattro ore hanno il potenziale di confermare o dissipare il pessimismo”, ha dichiarato.
Il cambio USD/CNY scende dello 0,1% a 6,9088.
Le tensioni commerciali rimangono al centro della scena, dopo che i quotidiani cinesi hanno avvertito che Pechino potrebbe usare gli elementi delle terre rare come arma in risposta agli Stati Uniti.
Intanto, il vice Ministro degli Esteri cinese Zhang Hanhui stamane ha dichiarato che provocare conflitti commerciali è “puro terrorismo economico”, a pochi giorni da quando il Presidente USA Donald Trump aveva affermato che Washington “non è pronta ad un accordo” con la Cina.
Il biglietto verde è il preferito tra le valute rifugio nei periodi di trambusto sui mercati e di tensioni politiche quest’anno.
Lo yen giapponese, altra valuta rifugio, resta relativamente debole per via della domanda di dollari da parte degli investitori della nazione, spiegano gli analisti.
“E persiste la vendita di yen e l’acquisto di dollari da parte degli investitori nipponici quando il tasso si avvicina al livello di 109,10 yen per dollaro, non è facile per lo yen superare il livello di 109”, afferma Yukio Ishizuki, esperto senior di strategie monetarie di Daiwa Securities.
Il cambio USD/JPY si attesta a 109,65, su dello 0,1%.