Investing.com - Il dollaro oscilla vicino al massimo di cinque mesi contro il paniere delle altre principali valute questo giovedì, l’aumento del rendimento dei bond USA continua a sostenere la domanda della valuta.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 93,34 alle 08:11 ET (12:11 GMT), vicino al massimo di ieri di 93,52, il massimo dal 18 dicembre.
L’indice è salito dello 0,93% finora questa settimana.
Il recente rafforzamento del dollaro è stato alimentato dall’impennata del rendimento dei bond governativi USA ai massimi pluriennali.
Il rendimento dei Buoni del Tesoro USA a 10 anni è schizzato al 3,122%, il massimo dal 2011. Il rendimento dei bond ha un andamento inverso rispetto al prezzo.
Il rendimento sta salendo da quando la Fed, in occasione del vertice di maggio, ha reso noto che l’inflazione si sta avvicinando all’obiettivo del 2%. La Fed ha alzato i tassi a marzo e ha previsto altri due aumenti per quest’anno, sebbene molti investitori se ne aspettino tre.
L’euro resta sulla difensiva, con la coppia EUR/USD a 1,1804 dopo essere crollata al minimo di 1,1762 ieri.
Sul sentimento sulla moneta unica pesano i timori per la formazione di un nuovo governo di coalizione in Italia, che secondo gli investitori potrebbe far aumentare le probabilità che il paese esca dall’euro.
Il dollaro sale contro lo yen, con la coppia USD/JPY in salita dello 0,25% a 110,66, un livello che non si registrava dal 23 gennaio.
La sterlina sale, con il cambio GBP/USD a 1,3514, poco meno del massimo della notte di 1,3515.
Il Primo Ministro britannico Theresa May ha reso noto che il Regno Unito lascerà l’unione doganale dell’Unione Europea dopo la Brexit, smentendo le voci secondo cui Londra stava pensando di applicare i dazi del blocco per un periodo successivo al dicembre 2020.
Il dollaro australiano sale, con il cambio AUD/USD su dello 0,17% a 0,7526, mentre il dollaro neozelandese è pressoché invariato, con la coppia NZD/USD a 0,6993.