Investing.com - La coppia EUR/USD ha mostrato molta volatilità ieri, salendo fino a un massimo di 1,0497, il più alto dal 29 giugno, prima di correggere fino a un minimo di 1,0331 ieri sera e infine assestarsi a 1,0360 questo martedì mattina, al momento della scrittura.
La giornata di ieri è stata ricca di notizie per il cambio euro/dollaro: le proteste in Cina hanno inizialmente provocato un’ondata di avversione al rischio che ha portato a un’apertura più bassa nella serata di domenica.
Ieri mattina abbiamo assistito a un forte rimbalzo, dovuto ad un calo generale del dollaro che non è sembrato essere guidato da notizie particolari. Alcuni analisti hanno sottolineato la speranza che i disordini in Cina possano portare a un rapido allentamento della politica zero-Covid del paese come motivo del miglioramento del sentiment.
Tuttavia, i venditori hanno reagito quando la coppia EUR/USD si è avvicinata al livello chiave di 1,05, facendo scendere il cambio.
Alcuni interventi di banchieri centrali, tra cui Christine Lagarde, presidente della BCE, e James Bullard, Presidente della Fed di St. Louis hanno animato il pomeriggio, ma senza grande influenza.
Il cambio EUR/USD rimane esitante nei confronti della sua media mobile a 200 giorni
Dal punto di vista dei grafici, le contrattazioni di ieri sono state caratterizzate principalmente da un ulteriore fallimento della tenuta della coppia EUR/USD al di sopra della sua media mobile a 200 giorni, come si può vedere nel grafico seguente.
Questo indicatore viene seguito con attenzione da molti trader dal 15 novembre, quando la coppia EUR/USD lo ha testato per la prima volta dal giugno 2021. Da allora, il cambio euro/dollaro ha fatto diversi tentativi, l’ultimo ieri mattina, di salire al di sopra di questo livello. Ma ogni volta il tentativo si è concluso con un fallimento.
Questa ripetuta incapacità di mantenersi al di sopra della MA a 200 giorni potrebbe portare a una correzione più o meno ampia dell’euro, secondo gli analisti. In questo contesto, i primi potenziali supporti da tenere in considerazione questo martedì si trovano sulla soglia psicologica di 1,03, poi sul minimo del 21 novembre a 1,0223.
ING (AS:INGA) prevede una seconda metà di settimana ribassista per il cambio euro/dollaro, con un calendario pieno
Lo pensano in particolare gli analisti di ING, che ieri sera hanno scritto che “la seconda metà della settimana potrebbe potenzialmente spingere il cambio EUR/USD di nuovo verso l’area di 1,02”, sottolineando che i dati sull’inflazione della zona euro previsti per domani potrebbero essere fondamentali.
“La domanda è se l’inflazione scenderà dai massimi raggiunti (non lontani dall’11% annuo) e permetterà alla Banca Centrale Europea di allentare un po’ la sua retorica da falco”, ha sottolineato la banca a questo proposito.
In vista della giornata di oggi, i trader della coppia EUR/USD terranno d’occhio l’indice IPC preliminare tedesco per il mese di novembre alle 14:00, per quanto riguarda i dati europei. Dall’altra parte dell’Atlantico, il principale dato economico con un potenziale impatto sul cambio EUR/USD sarà l’indice del Conference Board sulla fiducia dei consumatori USA alle 16:00.
>> Trovate tutti i dati importanti di oggi per il cambio euro/dollaro nel nostro calendario economico.