Di Peter Nurse
Investing.com - Il dollaro si è stabilizzato negli scambi della mattinata europea di questo lunedì, sulla scia dello sconvolgente aumento di venerdì dell’occupazione USA ed in vista dell’ultimo vertice della Federal Reserve.
Alle 03:05 ET (07:05 GMT), l’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, resta pressoché invariato a a 96,888, dopo essere crollato di quasi il 3% sul mese scorso. Il cambio USD/JPY scende dello 0,1% a 109,48.
A sostenere il dollaro ha contribuito la sorprendente ripresa dell’occupazione USA a maggio, dopo le perdite da record di posti di lavoro ad aprile, secondo quanto emerso dai dati pubblicati venerdì.
Inoltre il tasso di disoccupazione è sceso al 13,3% il mese scorso, dal massimo post-Seconda Guerra Mondiale del 14,7% di aprile, alimentando le speranze che la più grande economia del mondo stia cominciando a stabilizzarsi dopo che la pandemia aveva scatenato un’ondata di tagli dei posti di lavoro.
Detto questo, gli investitori potrebbero evitare di fare grosse mosse prima della conclusione del vertice della Federal Reserve mercoledì.
Il cambio EUR/USD si attesta a 1,1294, su dello 0,1%, staccandosi dal massimo di quasi tre mesi, in seguito ai dati che hanno mostrato che la produzione industriale in Germania è crollata del 17,9% ad aprile, una cifra record, prima che il graduale allentamento delle serrate desse il via ad una seppur lenta ripresa.
L’euro è stato incoraggiato dalla decisione di giovedì della Banca Centrale Europea di aumentare gli acquisti di bond di emergenza a 1,35 mila miliardi di euro, più del previsto.
La sterlina continua a salire questo lunedì, con la coppia GBP/USD su dello 0,2% a 1,2685, dopo aver superato il livello di 1,27 per la prima volta da inizio marzo.
Ulteriori rialzi per la sterlina potrebbero essere difficili, dal momento che il quarto round di negoziazioni sui rapporti futuri tra Unione Europea e Regno Unito venerdì si sono conclusi senza alcuna svolta significativa.
“Siamo ancora dell’idea che sia troppo presto perché le due parti raggiungano un accordo, di conseguenza ci aspettiamo che gli investitori rivalutino presto il rischio di una Brexit senza accordo”, spiegano gli analisti di Danske Bank in una nota.