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Forex - Dollaro al minimo di una settimana dopo i dati sull’inflazione

Pubblicato 11.08.2017, 14:47
Forex - Dollaro al minimo di una settimana dopo i dati sull’inflazione
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Investing.com - Il dollaro è in calo contro le altre principali valute questo venerdì, dopo il rilascio di dati deludenti sull’inflazione che hanno pesato sulle aspettative di un ulteriore aumento dei tassi della Federal Reserve prima della fine dell’anno.

Il dollaro si è indebolito dopo che il Dipartimento per il Commercio USA ha dichiarato che l’indice dei prezzi al consumo è salito meno del previsto lo scorso mese.

I dati di ieri hanno mostrato un calo inaspettato dell’inflazione dei prezzi alla produzione e anche della lettura core.

I dati deboli fanno abbassare ancora di più le probabilità di un ulteriore aumento dei tassi della Fed per quest’anno.

Il cambio USD/JPY è in calo dello 0,34% a 108,81, il minimo dal 20 aprile, mentre il cambio {4|USD/CHF}} è in calo dello 0,38% a 0,9589.

Sia lo yen che lo swissie sono scesi dai massimi di ieri, ma restano supportati dalle tensioni tra Washington e Pyongyang , dopo che il Presidente
USA Donald Trump ha messo in guardia il regime contro un eventuale attacco di Guam o degli alleati USA, aggiungendo che il primo avvertimento -in cui ha avvertito la Corea del Nord che “andrà incontro a fuoco e furia” se continuerà con le sue minacce - non è stato abbastanza duro.

La stampa di stato della Corea del Nord ha dichiarato ieri che Pyongyang ha in programma di lanciare dei missili a raggio intermedio verso il territorio statunitense nel Pacifico di Guam.

Nel tentativo di placare i toni aggressivi, il Segretario della Difesa USA James Mattis ha affermato che una guerra sarebbe “catastrofica” e che la diplomazia sta ottenendo dei risultati.

Il cambio EUR/USD è in salita dello 0,48% a 1,1826, dopo i guadagni precedenti, mentre il cambio GBP/USD è in salita dello 0,12% to trade at 1.2992.

Il dollaro australiano è in salita, con il cambio AUD/USD su dello 0,30% a 0,7890, mentre la coppiaNZD/USD è in salita dello 0,47% a 0,7307.

Stamane in Nuova Zelanda i dati hanno mostrato che l’indice manifatturiero NZ è sceso a 55,4 a luglio da 56,2 del mese precedente, restando tuttavia in territorio positivo.

Ieri il kiwi era crollato dopo la decisione della Reserve Bank of New Zealand che ha lasciato invariati i tassi ma ha aggiunto che un dollaro neozelandese più debole sosterrebbe l’inflazione ed una crescita più bilanciata.

Intanto, il cambio USD/CAD è in calo dello 0,60% a 1,2663, staccandosi dal massimo di un mese 1,2753 toccato nell’overnight.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,41% a 92,92, il minimo dal 4 agosto.

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