Investing.com - Il dollaro scende contro le altre principali valute questo mercoledì, nei timori per le crescenti tensioni tra USA e Corea del Nord e in un clima di incertezza per il futuro dei tassi di interesse statunitensi.
Il biglietto verde resta sotto pressione dopo le parole di ieri del membro della Federal Reserve Lael Brainard, secondo cui la banca centrale dovrebbe rinviare un aumento dei tassi di interesse fino a quando non sarà sicura che l’inflazione, al momento “ben al di sotto” dell’obiettivo, si riprenderà.
Il dollaro si era già indebolito quando ieri i dati hanno mostrato che gli ordinativi alle fabbriche sono scesi a luglio, scatenando i timori per la forza del settore manifatturiero.
Lo yen e il franco svizzero, tradizionali valute rifugio, sono in salita, con la coppia USD/JPY giù dello 0,08% a 108,73 e il cambio USD/CHF in calo dello 0,16% a 0,9540.
Il sentimento dei mercati si è indebolito quando ieri un diplomatico nordcoreano ha avvertito che il suo paese è pronto ad inviare “altri pacchetti regalo” negli Stati Uniti.
La minaccia è giunta dopo che domenica la Corea del Nord ha condotto il sesto test nucleare, il più potente finora, spingendo il Segretario alla Difesa USA James Mattis ad avvisare che qualsiasi minaccia agli Stati Uniti o ai suoi alleati sarà affrontata con una “pesante risposta militare”.
La coppia EUR/USD sale dello 0,26% a 1,1944, mentre il cambio GBP/USD è stabile a 1,3038, poco meno del massimo di quattro settimane di 1,3048 registrato nella notte.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,15% a 0,7984 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,08% a 0,7226.
Stamane, l’ufficio nazionale di statistica australiano ha reso noto che il prodotto interno lordo del paese è salito dello 0,8% nel secondo trimestre, meno dello 0,9% previsto.
Su base annua, l’economia australiana è cresciuta dell’1,8% lo scorso trimestre, deludendo le attese di una crescita dell’1,9%.
Intanto, la coppia USD/CAD è pressoché invariata a 1,2375, ancora vicino al minimo di oltre due anni di 1,2336 di ieri, con gli investitori in attesa della decisione sui tassi della Banca del Canada nel corso della giornata.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,15% a 92,14 alle 05:20 ET (09:20 GMT).