Investing.com - Il dollaro è in ripresa contro le altre principali valute questo giovedì, cancellando le perdite precedenti segnate nei dubbi circa un nuovo aumento dei tassi USA quest’anno, mentre gli investitori attendono una nuova serie di report economici statunitensi previsti nel corso della giornata.
Il biglietto verde si era indebolito quando i verbali del vertice di politica monetaria di luglio della Federal Reserve hanno rivelato che i membri della banca centrale restano divisi in merito alla necessità di un nuovo aumento dei tassi di interesse quest’anno, per via dell’inflazione debole.
I verbali sono stati rilasciati dopo i dati deludenti sul settore immobiliare USA che hanno ridimensionato l’ottimismo per la forza dell’economia.
Sul biglietto verde pesano inoltre le nuove tensioni politiche a Washington dopo che il Presidente USA Donald Trump ha sciolto due gruppi consiliari, scatenando i timori per la capacità del governo di implementare le riforme economiche.
La decisione ha seguito la notizia che molti dirigenti si sono dimessi in segno di protesta contro i commenti del Presidente, che ha dato la colpa degli scontri del weekend in Virginia non solo ai nazionalisti bianchi ma anche agli attivisti anti-razzismo che si erano opposti a loro.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,25% a 1,1735 dopo i dati secondo cui l’inflazione nella zona euro è rimasta invariata a luglio.
I trader attendono ora i verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Banca Centrale Europea per avere indicazioni sulla tempistica della riduzione del programma di acquisti di asset della banca.
La moneta unica si è indebolita sulla scia delle notizie di ieri che hanno rivelato che il Presidente della BCE Mario Draghi non parlerà di politica monetaria alla conferenza di Jackson Hole della Federal Reserve.
Stabile la sterlina, con la coppia GBP/USD a 1,2892, su dal minimo di un mese della seduta precedente di 1,2843 in seguito ai dati dell’Ufficio Nazionale di Statistica britannico secondo cui le vendite al dettaglio sono salite più del previsto a luglio.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,20% a 109,97, mentre la coppia USD/CHF è pressoché invariata a 0,9758.
Il dollaro australiano è in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,16% a 0,7937, mentre il cambio NZD/USD è stabile a 0,7309.
Stamane, l’Ufficio Nazionale di Statistica australiano ha reso noto che il numero degli occupati è aumentato di 27.900 unità il mese scorso, più delle 20.000 unità previste.
Il tasso di disoccupazione ha segnato il 5,6% a luglio dal 5,7% di giugno, in linea con le aspettative dei mercati. Il dato di giugno è stato rivisto al rialzo da una stima precedente del 5,6%.
Intanto, la coppia USD/CAD sale dello 0,11% a 1,2632, staccandosi dal minimo di quasi due settimane di 1,2588 registrato nella notte.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,15% a 93,55, allontanandosi dal minimo della seduta di 93,22.