Investing.com - Il dollaro è stabile contro le altre principali valute questo mercoledì, tra i disordini politici negli Stati Uniti e gli investitori che si allontanano dagli investimenti più rischiosi in vista delle elezioni britanniche e della decisione di politica monetaria della Banca Centrale Europea di domani.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,12% a 1,1266.
Il sentimento sul biglietto verde resta vulnerabile in attesa della testimonianza di domani dell’ex direttore dell’FBI James Comey davanti ad una Commissione del Senato.
Gli investitori temono che il governo Trump possa essere ulteriormente danneggiato dalle eventuali rivelazioni che potrebbero emergere dalla testimonianza di Comey sul presunto coinvolgimento della Russia nelle elezioni statunitensi.
Nella zona euro, la BCE potrebbe mostrare un atteggiamento un po’ meno cauto durante il vertice di domani, dopo gli ultimi report economici che indicano che la ripresa nella regione sta migliorando.
I trader si preparano inoltre al primo turno delle elezioni parlamentari francesi di domenica. Gli ultimi sondaggi mostrano che il partito del Presidente Emmanuel Macron dovrebbe vincere con la maggioranza parlamentare più alta dal 1968.
Il cambio GBP/USD è pressoché invariato a 1,2909.
Sebbene si preveda che il Primo Ministro Theresa May vinca a larga maggioranza le elezioni di domani, una vittoria con un vantaggio minore potrebbe portare il paese in stallo politico a pochi giorni dalle trattative ufficiali con l’Unione Europea che avranno inizio il 19 giugno.
La coppia USD/JPY scende dello 0,23% a 109,16, mentre il cambio USD/CHF sale dello 0,08% a 0,9627.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,60% a 0,7553 ed il cambio NZD/USD che sale dello 0,18% a 0,7198.
Stamane, l’Australian Bureau of Statistics ha reso noto che il prodotto interno lordo è salito dello 0,3% nel primo trimestre, superando le attese di un aumento dello 0,2% e dopo il balzo dell’1,1% dell’ultimo trimestre del 2016.
Intanto, la coppia USD/CAD scende dello 0,16% a 1,3433, il minimo dal 29 maggio.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 96,53, non lontano dal minimo di sette mesi di ieri di 96,47.