Investing.com - Il dollaro è stabile contro le altre principali valute negli scambi sottotono di questo martedì, i mercati sono in fermento tra le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Corea del Nord, mentre gli investitori attendono la pubblicazione dei dati sugli ordinativi alle fabbriche USA nel corso della giornata.
Lo yen, tradizionale valuta rifugio, resta in salita, con la coppia USD/JPY giù dello 0,36% a 109,36 mentre il cambio USD/CHF va su dello 0,10% a 0,9598, staccandosi dal minimo della seduta di 0,9592.
Gli investitori sono cauti dopo che domenica la Corea del Nord ha condotto il sesto test nucleare, il più potente finora, e il Segretario alla Difesa USA James Mattis ha avvisato che qualsiasi minaccia agli Stati Uniti o ai suoi alleati sarà affrontata con una “pesante risposta militare”.
Ieri, la Corea del Sud ha reso noto che il suo vicino sembra stare spostando un missile balistico intercontinentale verso la costa occidentale del paese.
Intanto, le Nazioni Unite starebbero considerando sanzioni economiche più pesanti contro la Corea del Nord.
Il cambio EUR/USD è stabile a 1,1893, mentre la coppia GBP/USD sale dello 0,22% a 1,2957 anche dopo i dati che hanno mostrato che l’attività nel settore dei servizi britannico è scesa più del previsto ad agosto, toccando il minimo di 11 mesi.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,44% a 0,7980 ed il cambio NZD/USD che sale dello 0,42% a 0,7192.
Come previsto, la Reserve Bank of Australia ha lasciato invariato il tasso di interesse di riferimento all’1,50% questa mattina.
Commentando la decisione, il Governatore della RBA Philip Lowe ha spiegato che i recenti dati sono stati in linea con le aspettative della banca che la crescita economica segni una ripresa graduale il prossimo anno.
Sempre stamane, l’ufficio nazionale di statistica australiano ha reso noto che il surplus del conto corrente è salito a 9,6 miliardi di dollari australiani nel secondo trimestre dal dato rivisto di 4,8 miliardi del primo trimestre. Gli analisti avevano previsto un surplus pari a 8,1 miliardi di dollari australiani per lo scorso trimestre.
Intanto, il cambio USD/CAD scende dello 0,16% a 1,2394, vicino al minimo di oltre due anni di venerdì di 1,2339.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è invariato a 92,52 alle 08:20 ET (12:20 GMT).