Investing.com - Il dollaro resta poco al di sopra del minimo di 15 mesi contro il paniere delle altre principali valute questo giovedì, mentre gli investitori attendono i dati di venerdì sull’occupazione USA in un clima di incertezza politica a Washington.
Sul dollaro pesano l’incertezza politica a Washington e i dati piuttosto deludenti rilasciati di recente che hanno alimentato i dubbi sulla possibilità che la Federal Reserve riesca nuovamente ad alzare i tassi di interesse prima della fine dell’anno.
Il dollaro era stato supportato dall’inasprimento graduale attuato dalla Fed dalla fine del 2015, ma la prospettiva che le altre banche centrali possano seguire l’esempio della Fed hanno pesato ulteriormente sul biglietto verde.
Gli investitori ora attendono i dati di venerdì sull’occupazione non agricola relativi al mese di luglio, alla ricerca di indicazioni sulla possibile direzione futura della politica della Fed.
Il report ADP sull’occupazione non agricola rilasciato ieri ha mostrato la creazione di 178.000 posti di lavoro a luglio, meno di quanto previsto dagli economisti ma ancora in territorio positivo.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,8% a 1,1846, poco al di sopra del massimo di 32 mesi di 1,1909.
La moneta unica continua ad essere sostenuta dalle aspettative che la BCE possa iniziare a ridurre il programma di stimolo monetario in autunno.
La sterlina tocca il massimo di 11 mesi contro il dollaro, con il cambio GBP/USD a 1,3253, dopo il report del gruppo di ricerche di mercato Markit che ha mostrato l’indice dei direttori acquisti (PMI) di IHS Markit/CIPS sul settore dei servizi a 53,8, da 53,4 di giugno.
Gli analisti avevano previsto una lettura a 53,6.
Nel corso della giornata la BoE annuncerà la decisione di politica monetaria. Si prevede che la banca manterrà invariati i tassi ai minimi storici, a causa della Brexit.
Il cambio USD/JPY è stabile a 110,65, mentre il cambio USD/CHF scende dello 0,18% a 0,9690.
La coppia AUD/USD scende dello 0,39% a 0,7936, mentre il cambio NZD/USD scende dello 0,23% a 0,7412.
Stamane i dati dell’ufficio nazionale di statistica australiano hanno mostrato un calo del deficit commerciale australiano a 0,856 miliardi di dollari australiani a giugno da 2,024 miliardi di maggio, rivisto dalla precedente lettura di 2,471 miliardi di dollari australiani.
Gli analisti avevano previsto una lettura a 1,800 miliardi di dollari australiani.
Il cambio USD/CAD sale dello 0,24% a 1,2601, il massimo dal 20 luglio.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 92,78, dopo aver toccato ieri 92,41, il minimo da maggio 2016.