Investing.com - L’euro supera gli 1,20 dollari questo martedì, per la prima volta dal gennaio 2015 e il dollaro scende al minimo di quattro mesi contro lo yen, tra le tensioni geopolitiche nella penisola coreana.
Il cambio EUR/USD segna il massimo di 1,2033, il massimo dal 2 gennaio 2015, per poi attestarsi a 1,2027 alle 03:30 ET (07:30 GMT).
Le speranze che la Banca Centrale Europea possa presto annunciare la riduzione del programma di acquisti di bond hanno fatto schizzare l’euro del 14% contro il dollaro finora quest’anno.
La moneta unica si è rafforzata da venerdì, dopo il discorso del Presidente della BCE Mario Draghi in cui non si è parlato della recente forza della moneta unica.
Draghi ha evitato di dare nuove indicazioni sulla tempistica del ridimensionamento del programma di stimolo della BCE, ma ha ammesso che la ripresa economica della zona euro sta procedendo.
L’euro segna un nuovo massimo di otto anni contro la sterlina, con la coppia EUR/GBP su dello 0,31% a 0,9290, il massimo dall’ottobre del 2009.
La moneta unica è schizzata di oltre il 9% contro la sterlina finora quest’anno, a riflesso delle diverse prospettive economiche per la zona euro e il Regno Unito ed alle implicazioni per la politica monetaria.
Il dollaro scende al minimo di quattro mesi contro lo yen, tradizionale valuta rifugio, dopo che la Corea del Nord ha lanciato un missile che ha sorvolato il Giappone, alimentando le tensioni nella regione dopo un recente periodo di calma.
Il cambio USD/JPY è in calo dello 0,58% a 108,62 dopo essere sceso al minimo di 108,34 nella notte, il minimo dal 17 aprile.
Il dollaro scende al minimo di cinque settimane contro il franco svizzero, tradizionale valuta rifugio, con la coppia USD/CHF in calo dello 0,62% a 0,9494.
Queste valute vengono di solito preferite nei periodi di tensioni geopolitiche o di instabilità sui mercati in quanto entrambi i paesi hanno enormi surplus dei conti correnti.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,31% a 91,88, il minimo dal gennaio del 2015.
Il dollaro era già sulla difensiva in seguito al discorso della Presidente della Federal Reserve Janet Yellen che venerdì non ha parlato della politica monetaria, deludendo gli investitori che avevano sperato in una sua posizione interventista.
Il biglietto verde è sotto pressione inoltre in un clima di apprensione per l’impatto dell’uragano Harvey sull’economia statunitense, dopo la catastrofica inondazione in Texas che ha fatto chiudere molte raffinerie nella Costa del Golfo degli Stati Uniti.