Investing.com - Il dollaro scende e si riavvicina al minimo di sei mesi contro le atre principali valute questo venerdì, il trambusto politico statunitense continua a pesare sul biglietto verde, facendo passare in secondo piano i dati positivi di ieri.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,47% a 1,1155, poco meno del massimo di sei mesi di ieri di 1,1173.
Il biglietto verde si è rafforzato in seguito ai dati positivi di ieri sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione USA e sull’attività manifatturiera nella regione di Philadelphia.
Il dollaro resta però sotto forte pressione alla vendita per via della notizia che il Presidente USA Donald Trump avrebbe chiesto all’ex direttore dell’FBI James Comey di chiudere le indagini sui legami tra l’ex consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca Michael Flynn e la Russia.
Mercoledì l’ex direttore dell’FBI Robert Mueller è stato nominato consulente speciale dal Dipartimento per la Giustizia nelle indagini sull’interferenza della Russia nelle elezioni del 2016.
Il cambio GBP/USD sale dello 0,59% a 1,3016, staccandosi dal massimo di otto mesi della seduta precedente di 1,3051.
La coppia USD/JPY è stabile a 111,49, mentre il cambio USD/CHF scende dello 0,23% a 0,9776.
Il dollaro australiano è in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,44% a 0,7451, mentre il cambio NZD/USD scende dello 0,09% a 0,6895.
Intanto, la coppia USD/CAD scende dello 0,23% a 1,3572.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,39% a 97,38, vicino al nuovo minimo di sei mesi di ieri di 97,28.