Investing.com - Il dollaro è in salita contro le altre principali valute questo giovedì, dopo il rilascio di dati deludenti sull’inflazione e sulle richieste di sussidio USA che pesano sul recente ottimismo sulla forza dell’economia.
Il Diparimento per il commercio ha dichiarato un calo inaspettato dell’indice dei prezzi alla produzione e dell’indice dei prezzi alla produzione core.
Il Dipartimento per il Lavoro, il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata il 5 agosto è salito inaspettatamente.
Il biglietto verde era stato supportato nelle ultime sedute dai dati sull’occupazione USA, che avevano alimentato le aspettative che la Federal Reserve possa rispettare il piano di un terzo aumento dei tassi quest’anno.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,37% a 109,66, poco al di sopra del minimo di due mesi di 109,56 toccato ieri, mentre il cambio {4|USD/CHF}} sale dello 0,24% a 0,9662.
Sia lo yen che lo swissie sono scesi dai massimi di ieri, ma restano supportati dalle tensioni tra Stati Uniti e Corea del Nord, che hanno alimentato una corsa agli investimenti rifugio.
La stampa di stato della Corea del Nord ha dichiarato ieri che Pyongyang ha in programma di lanciare dei missili a raggio intermedio verso il territorio statunitense nel Pacifico di Guam.
Le dichiarazioni sono giunte dopo che il Presidente Donald Trump ha avvertito la Corea del Nord che “andrà incontro a fuoco e furia” se continuerà con le sue minacce.
L’euro è stabile contro il franco svizzero, dopo essere crollato ieri dell’1,2%, segnando il movimento giornaliero più brusco da quando la Banca Nazionale Svizzera ha sconvolto i mercati con l’annuncio della rimozione del gancio monetario con l’euro nel gennaio del 2015.
Il cambio EUR/USD è in calo dello 0,20% a 1,1735, mentre la coppia GBP/USD è stabile a 1,2995.
La sterlina non ha tenuto conto dei dati che hanno mostrato che la produzione manifatturiera britannica è rimasta invariata a giugno, mentre la produzione industriale ha registrato un aumento maggiore del previsto.
Il dollaro australiano è stabile, con la coppia AUD/USD a 0,7890, mentre il cambio NZD/USD crolla dell’1,30% a 0,7277.
La Reserve Bank of New Zealand ha deciso di lasciare invariati i tassi al minimo storico dell’1,75% aggiungendo di auspicarsi un deprezzamento della valuta locale.
Intanto, il cambio USD/CAD è stabile a 1,2697, dopo aver toccato il massimo di tre settimane di 1,2735.
In Canada, i dati di oggi hanno mostrato che i prezzi delle case nuove sono saliti dello 0,2% a giugno, deludendo le attese di un aumento dello 0,4%.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in salita dello 0,12% a 93,53, restando vicino al massimo di una settimana di venerdì di 93,77.