ROMA (Reuters) - Il potere d'acquisto delle famiglie consumatrici italiane nel primo trimestre dell'anno, tenendo conto dell'inflazione, è calato dello 0,1% rispetto a quello precedente e dello 0,2% su base tendenziale. Lo rileva l'Istat.
Nel primo trimestre il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente mentre è aumentato dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2013.
L'Istat sottolinea che nel trimestre considerato la spesa delle famiglie per consumi finali, in valori correnti, è aumentata dello 0,2% sia in termini congiuturali che tendenziali, e che la propensione al risparmio delle famiglie è stata pari al 10%, in calo di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente ma in aumento di 0,4 punti rispetto al primo trimestre 2013.
Il tasso di investimento delle famiglie è stato pari al 6,2%, invariato rispetto al trimestre precedente ma in diminuzione di 0,1 punti su base tendenziale.
La quota di profitto delle società non finanziarie - 39,2% - cala di 0,5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente ed è aumentata di 0,3 punti sullo stesso periodo del 2013, mentre il tasso di investimento scende al 19,3%, in calo di 0,3 punti sia rispetto al trimestre precedente che nei confronti del corrispondente periodo 2013.ù