Investing.com – Il dollaro USA è in calo contro il franco svizzero negli scambi di questo lunedì, ma è rimasto sotto pressione nell’incertezza sul futuro del programma di acquisti della Federal Reserve.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio USD/CHF ha toccato 0,9128, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 0.9123 in salita dello 0,16%.
Supporto a 0,9090, minimo del 20 settembre e resistenza a 0,9235, massimo del 28 agosto.
Il dollaro è rimasto sotto pressione dopo che la Fed ha dichiarato di voler vedere ulteriori prove di una ripresa sostenuta prima di ridimensionare il programma di stimolo.
La decisione ha sorpreso i mercati, che avevano previsto una riduzione del programma di stimolo della Fed da 85 miliardi di dollari mensili.
Il dollaro è rimasto tuttavia supportato dopo che il Presidente della Federal Reserve di St. Louis James Bullard ha dichiarato che la decisione di ridurre lo stimolo a settembre era “vicina” e non si esclude una piccola riduzione del programma di acquisti ad ottobre.
In Svizzera gli investitori attendono nel corso della giornata le dichiarazioni del presidente della Banca Nazionale Svizzera Thomas Jordan.
Lo Swissie è in calo contro l’euro con EUR/CHF in salita dello 0,07%, a 1,2323.
L’euro si è indebolito dopo i dati rilasciati lunedì che hanno mostrato che il settore manifatturiero della zona euro è rimasto più debole del previsto questo mese, ma a questo hanno fatto da contrappeso i dati sul miglioramento del settore dei servizi.
La lettura preliminare dell’indice PMI della zona euro è scesa a 51,1 a settembre, da una lettura finale di 51,4 ad agosto. Gli analisti avevano previsto che l’indice salisse a 51,8.
Tuttavia l’indice PMI dei servizi della zona euro è salito a 51,1, il massimo dal giugno 2011, da 50,7 ad agosto, superando le aspettative di una lettura di 51,1.
La vittoria del partito conservatore della Cancelliera
Merkel alle elezioni tenutesi ieri le ha assicurato uno storico terzo mandato consecutivo. I leader politici si incontreranno lunedì per discutere della coalizione.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio USD/CHF ha toccato 0,9128, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 0.9123 in salita dello 0,16%.
Supporto a 0,9090, minimo del 20 settembre e resistenza a 0,9235, massimo del 28 agosto.
Il dollaro è rimasto sotto pressione dopo che la Fed ha dichiarato di voler vedere ulteriori prove di una ripresa sostenuta prima di ridimensionare il programma di stimolo.
La decisione ha sorpreso i mercati, che avevano previsto una riduzione del programma di stimolo della Fed da 85 miliardi di dollari mensili.
Il dollaro è rimasto tuttavia supportato dopo che il Presidente della Federal Reserve di St. Louis James Bullard ha dichiarato che la decisione di ridurre lo stimolo a settembre era “vicina” e non si esclude una piccola riduzione del programma di acquisti ad ottobre.
In Svizzera gli investitori attendono nel corso della giornata le dichiarazioni del presidente della Banca Nazionale Svizzera Thomas Jordan.
Lo Swissie è in calo contro l’euro con EUR/CHF in salita dello 0,07%, a 1,2323.
L’euro si è indebolito dopo i dati rilasciati lunedì che hanno mostrato che il settore manifatturiero della zona euro è rimasto più debole del previsto questo mese, ma a questo hanno fatto da contrappeso i dati sul miglioramento del settore dei servizi.
La lettura preliminare dell’indice PMI della zona euro è scesa a 51,1 a settembre, da una lettura finale di 51,4 ad agosto. Gli analisti avevano previsto che l’indice salisse a 51,8.
Tuttavia l’indice PMI dei servizi della zona euro è salito a 51,1, il massimo dal giugno 2011, da 50,7 ad agosto, superando le aspettative di una lettura di 51,1.
La vittoria del partito conservatore della Cancelliera
Merkel alle elezioni tenutesi ieri le ha assicurato uno storico terzo mandato consecutivo. I leader politici si incontreranno lunedì per discutere della coalizione.