Investing.com - I futures dell’oro sono vicini al minimo di quasi quattro settimane questo martedì, tra le speculazioni che la Federal Reserve possa iniziare il ridimensionamento del suo programma di acquisti durante il vertice di politica monetaria di dicembre.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a dicembre sono scambiati a 1.280,40 dollari l’oncia troy negli scambi europei del mattino, in calo dello 0,05%.
I prezzi Comex dell’oro erano precedentemente scesi a 1.275,80 dollari l’oncia troy, il minimo dal 17 ottobre. Il contratto di dicembre ieri è sceso a 1.281,80 dollari l’oncia troy.
I futures dell’oro troveranno supporto a breve termine a 1.273,80 dollari l’oncia troy, il minimo dal 17 ottobre e resistenza a 1.313,30, il massimo dall’8 novembre.
Crescono le aspettative che la Fed possa iniziare la riduzione del suo programma di acquisti da 85 miliardi di dollari al mese già il prossimo mese, in seguito ai dati ufficiali USA di venerdì che hanno mostrato un aumento di 204.000 nuovi posti di lavoro ad ottobre, ben al di sopra dei 125.000 previsti dagli economisti.
I prezzi dell’oro sono scesi di circa il 24% quest’anno per i timori che la Fed possa iniziare a ridimensionare lo stimolo prima del previsto.
L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,27% a 81,38.
Un dollaro USA più forte di solito influisce sull’oro, dal momento che fa diminuire la richiesta del metallo come investimento alternativo e rende più costose le materie prime espresse in dollari per i titolari di altre valute.
Sul Comex, l’argento con consegna a dicembre è in calo dello 0,55% a 21,16 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre è sceso dello 0,45% a 3,245 dollari la libbra.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a dicembre sono scambiati a 1.280,40 dollari l’oncia troy negli scambi europei del mattino, in calo dello 0,05%.
I prezzi Comex dell’oro erano precedentemente scesi a 1.275,80 dollari l’oncia troy, il minimo dal 17 ottobre. Il contratto di dicembre ieri è sceso a 1.281,80 dollari l’oncia troy.
I futures dell’oro troveranno supporto a breve termine a 1.273,80 dollari l’oncia troy, il minimo dal 17 ottobre e resistenza a 1.313,30, il massimo dall’8 novembre.
Crescono le aspettative che la Fed possa iniziare la riduzione del suo programma di acquisti da 85 miliardi di dollari al mese già il prossimo mese, in seguito ai dati ufficiali USA di venerdì che hanno mostrato un aumento di 204.000 nuovi posti di lavoro ad ottobre, ben al di sopra dei 125.000 previsti dagli economisti.
I prezzi dell’oro sono scesi di circa il 24% quest’anno per i timori che la Fed possa iniziare a ridimensionare lo stimolo prima del previsto.
L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,27% a 81,38.
Un dollaro USA più forte di solito influisce sull’oro, dal momento che fa diminuire la richiesta del metallo come investimento alternativo e rende più costose le materie prime espresse in dollari per i titolari di altre valute.
Sul Comex, l’argento con consegna a dicembre è in calo dello 0,55% a 21,16 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre è sceso dello 0,45% a 3,245 dollari la libbra.