Investing.com - Lo yen mantiene i guadagni contro il dollaro e l’euro questo mercoledì, dopo essere salito nella notte sulla scia dell’aumento delle tensioni nella penisola coreana, supportando la domanda di investimenti rifugio.
Il cambio USD/JPY si attesta a 109,88 alle 03.49 ET (07.49 GMT) dopo essere crollato al minimo di due mesi di 109,75 nella notte.
Il sentimento dei mercati è stato colpito quando stamane la Corea del Nord ha reso noto che sta pensando ad un attacco missilistico nel territorio del Pacifico statunitense di Guam; poche ore dopo il Presidente Donald Trump ha avvertito Pyongyang che le minacce comporteranno “fuoco e furia”.
Trump ha risposto alle voci secondo cui la Corea del Nord avrebbe costruito una mini testata nucleare trasportabile dai missili balistici intercontinentali.
Il cambio EUR/JPY ha toccato il minimo di due settimane di 128,71 nella notte. Si è poi attestato a 129,06.
Il franco svizzero, tradizionale valuta rifugio, sale contro il dollaro e l’euro, con il cambio USD/CHF giù dello 0,6% a 0,9684 e la coppia EUR/CHF in calo dello 0,57% a 1,1383.
L’euro è pressoché invariato contro il biglietto verde, con la coppia EUR/USD a 1,1753.
L’euro ha chiuso la seduta di ieri in calo dello 0,36% contro il dollaro dopo i dati che hanno mostrato che i posti di lavoro disponibili negli USA sono schizzati ad un massimo storico a giugno, dati che hanno rafforzato il report positivo sull’occupazione di venerdì.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende a 93,42.
Il dollaro australiano e quello neozelandese, legati al rischio, sono deboli.
La coppia AUD/USD scende dello 0,42% a 0,7880 mentre NZD/USD è in calo dello 0,16% al minimo di tre settimane di 0,7317.
Il “kiwi” resta sulla difensiva in attesa del vertice di domani della Reserve Bank of New Zealand, che dovrebbe mantenere i tassi invariati al minimo storico.