Investing.com - Il dollaro sale contro il paniere delle altre principali valute questo lunedì, riprendendosi dopo essersi staccato dal massimo di tre mesi e mezzo di venerdì.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,32% a 91,60 alle 07:14 ET (11:14 GMT), riavvicinandosi al massimo di venerdì di 91,79, il massimo dall’11 gennaio.
L’indice è rimbalzato dell’1,37% la scorsa settimana, spinto dall’aumento del rendimento dei bond USA e dalla prospettiva di un aumento più veloce dei tassi da parte della Federal Reserve quest’anno.
Le aspettative di tassi di interesse più alti aumentano l’appeal del dollaro per gli investitori alla ricerca di alto rendimento. Il rendimento dei buoni del Tesoro a 10 anni USA è salito al di sopra dell’importante livello del 3% per la prima volta dal 2014 la scorsa settimana, nelle aspettative di un aumento dell’inflazione.
Il rendimento è poi sceso attestandosi al 2,968%.
Il dollaro continua a salire contro lo yen, con la coppia USD/JPY su dello 0,26% a 109,32, vicino al massimo di due mesi e mezzo di 109,52 di venerdì.
L’euro scende, con il cambio EUR/USD giù dello 0,36% a 1,2088, riavvicinandosi al minimo di tre mesi e mezzo di venerdì di 1,2054.
La sterlina scende al minimo di due mesi, con la coppia GBP/USD in calo dello 0,18% a 109,24 dopo un nuovo scandalo immigrazioni che ha rappresentato un duro colpo per il Primo Ministro Theresa May che si prepara ad affrontare l’ultimo anno delle trattative sulla Brexit.
La sterlina era già andata sotto pressione venerdì, quando i dati hanno rivelato che l’economia del paese è bruscamente rallentata nel primo trimestre, spingendo gli investitori a ridurre le aspettative di un aumento dei tassi da parte della Banca d’Inghilterra il mese prossimo.
Questa settimana, l’attenzione degli investitori sarà rivolta al vertice della Federal Reserve ed al report sull’occupazione non agricola di aprile.
È poco probabile che la Fed alzi i tassi a conclusione dei due giorni di vertice mercoledì in seguito all’aumento di marzo, ma la dichiarazione della banca centrale sarà letta con attenzione per capire se alzerà i tassi quattro volte quest’anno, anziché tre come indicato dai policymaker.