Investing.com - Il dollaro scende contro le altre principali valute questo venerdì e si avvicina nuovamente al minimo di 13 mesi; i dati sulla crescita del secondo trimestre negli USA sono stati in linea con le aspettative, mentre i dati sui costi del lavoro sono stati piuttosto deludenti.
L’U.S. Bureau of Economic Analysis ha dichiarato che il prodotto interno lordo è cresciuto del 2,6% nel secondo trimestre, in linea con le aspettative, dopo la crescita dell’1,2% del trimestre terminato a marzo. Il PIL del primo trimestre è stato rivisto dalla stima iniziale di una crescita dell’1,4%.
Il report ha mostrato inoltre che l’indice dei costi del lavoro USA è cresciuto dello 0,5% nell’ultimo trimestre, contro le aspettative di una crescita dello 0,6%.
Il dollaro resta sotto pressione dopo che la Fed ha dichiarato che l’inflazione resta sotto l’obiettivo del 2% nonostante il rischio nel breve termine per le previsioni economiche sembra “abbastanza bilanciato”.
Il tono cauto adottato dalla banca centrale statunitense alimenta i dubbi sulla possibilità di un terzo aumento dei tassi prima della fine dell’anno.
Il sentimento sul biglietto verde resta vulnerabile dopo l’ennesimo fallimento del tentativo di sostituire l’Obamacare: l’esito della votazione della tarda serata di ieri è stato di 49 a 51.
Inoltre, il Senato ha approvato delle sanzioni contro la Russia, che costringono il Presidente Donald Trump a decidere se accettare una linea più dura contro mosca o imporre un veto per via delle indagini riguardanti le interferenze russe nella sua campagna presidenziale.
Il cambio EUR/USD è in salita dello 0,51% a 1, 1735, non lontano dal massimo di due anni e mezzo di 1,1777.
La moneta unica è stata supportata nelle ultime settimane dopo che il Presidente della BCE Mario Draghi ha indicato a giugno che potrebbe presto iniziare la riduzione dello stimolo da parte della banca.
Il cambio GBP/USD è in salita dello 0,20% a 1, 3091.
Il cambio USD/JPY è in calo dello 0,20% a 111,05, mentre il cambio USD/CHF è in salita dello 0,12% a 0,9659.
Il dollaro australiano è in salita contro il dollaro USA, con la coppia AUD/USD su dello 0,11% a 0,7976, mentre il cambio NZD/USD è stabile a 0,7485.
Intanto, il cambio USD/CAD è in calo dello 0,68% a 1,2469 dopo che Statistics Canada ha riportato che il PIL del paese è cresciuto dello 0,6% a maggio, contro le aspettative di una crescita dello 0,2% e dopo la crescita dello 0,2% nel mese precedente.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,46% a 93,35, non lontano dal minimo di 13 mesi di 93,00 toccato ieri.