Il dollaro sembra aver esaurito il suo rafforzamento ma nel breve resterà ben intonato, mentre, secondo gli esperti di Pictet AM, i prezzi delle azioni cinesi e degli asset italiani potrebbero aver già incorporato buona parte degli handicap.
Il mese di agosto e le prime due settimane di settembre hanno fornito agli investitori interessanti spunti di riflessione per le scelte di portafoglio da fare per i prossimi mesi. Il primo aspetto emerso è l’evidente divergenza di performance tra gli indici azionari statunitensi e quelli della zona euro. Tra il primo agosto e il 14 settembre, l’indice S&P500 di Wall Street ha messo a segno un rialzo del +3,5%, fissando i nuovi massimi di sempre, mentre l’indice Eurostoxx ha perso il 3,9%.
I TANTI FATTORI DI SOSTEGNO A WALL STREET
A favore dell’azionario USA hanno contribuito diversi fattori; dall’accelerazione della crescita ai solidi utili aziendali, dall’ottima intonazione del settore tecnologico (con l’indice Nasdaq composite in rialzo del 19,4% da inizio anno) ai flussi di buyback che, grazie anche alla riforma fiscale promossa dall’amministrazione Trump, hanno fornito un robusto sostegno alle quotazioni di Wall Street...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge