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La Brexit getta un’ombra sul FTSE 100 mentre le altre borse salgono

Pubblicato 12.08.2019, 12:32
Aggiornato 12.08.2019, 12:40
© Reuters.
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Di Geoffrey Smith

Investing.com - I giorni della canicola estiva sono finalmente arrivati per la maggior parte dei mercati azionari europei, ma la Brexit continua a gettare una lunga ombra su quelli britannici.

L’indice FTSE 100 scende dello 0,2% alle 5 ET (09:00 GMT) in un lunedì mattina in cui tutte le borse del continente sono in ripresa, sebbene in volumi ridotti per le vacanze. Deboli anche le performance degli indici FTSE All-Share e FTSE 250.

L’indice di riferimento Euro Stoxx 600 è stabile a 371,58, dopo aver cancellato i rialzi precedenti, mentre il tedesco Dax sale dello 0,1% e l’elvetico SMI va su dello 0,2%.

Tra le performance peggiori troviamo anche quella di National Grid (LON:LON:NG), che scende dello 0,7% dopo che un terribile blackout venerdì ha lasciato senza energia elettrica vaste aree dell’Inghilterra, tra cui la maggior parte di Londra. EasyJet (LON:EZJ) segna le perdite maggiori, con un tonfo del 4,0%, trascinando giù il settore nei timori che possa dover affrontare azioni da parte dell’ente regolatore per non essere riuscita a riprenotare i passeggeri i cui voli sono stati cancellati. HSBC (LON:HSBA) crolla del 2,3%, proseguendo la discesa, dopo che il licenziamento dell’amministratore delegato John Flint la scorsa settimana ha messo in evidenza i problemi strategici di una banca britannica che si ritrova impantanata nello scontro commerciale USA-Cina.

E tutto questo succede dopo un weekend in cui la sterlina ha toccato il minimo dal 2016 sia contro il dollaro che contro l’euro. È in discesa da quando Boris Johnson è stato confermato Primo Ministro a luglio, dopo aver vinto la corsa alla leadership del partito Conservatore con la promessa di far uscire il Regno Unito dall’UE il 31 ottobre, anche senza alcun accordo di transizione che attutisca il colpo.

Lo scenario del “no deal”, un’uscita senza accordo, è ormai considerato il più probabile e viene rispecchiato dal fatto che le vendite speculative della sterlina siano al massimo dal maggio 2017, secondo i dati pubblicati venerdì dalla Commodity and Futures Trading Commission. Gli analisti di Morgan Stanley (NYSE:NYSE:MS) ed altri affermano che la sterlina potrebbe scendere al minimo storico del pareggio contro il dollaro se il Regno Unito uscisse senza accordo ad ottobre.

La politica del nuovo governo ha fatto infuriare le imprese: i supermercati avvertono che i prezzi dei prodotti alimentari saranno più alti, la Road Haulage Association mette in guardia dal caos nei porti britannici per via dell’introduzione di dogane e controlli al confine, mentre gli agricoltori avvertono che decine di migliaia di ovini e bovini potrebbero dover essere uccisi in quanto i prodotti britannici saranno soggetti a dazi ed ulteriori controlli nel loro principale mercato di esportazione.

Il governatore della Banca d’Inghilterra all’inizio del mese ha spiegato che una Brexit senza accordo sarà un “vero shock economico” per il paese.

Johnson, che ha condotto la campagna del 2016 promettendo che non ci sarebbero stati ostacoli al commercio con l’UE dopo la Brexit, ha affermato che uscire il 31 ottobre sarà l’unico modo per “riacquistare fiducia nella nostra politica”.

Johnson ha fatto una serie di promesse di spesa negli ultimi giorni che sono state interpretate come preparativi a delle elezioni anticipate già a novembre. Nel fine settimana ha annunciato piani per spendere di più sulle prigioni, un aspetto considerato un tentativo per attirare sostenitori del partito della Brexit, il cui voto in teoria sarà disponibile quando il Regno Unito lascerà l’UE. Ha già fatto promesse simili riguardo alle spese per ospedali e scuole.

Di Geoffrey Smith

Investing.com - I giorni della canicola estiva sono finalmente arrivati per la maggior parte dei mercati azionari europei, ma la Brexit continua a gettare una lunga ombra su quelli britannici.

L’indice FTSE 100 scende dello 0,2% alle 5 ET (09:00 GMT) in un lunedì mattina in cui tutte le borse del continente sono in ripresa, sebbene in volumi ridotti per le vacanze. Deboli anche le performance degli indici FTSE All-Share e FTSE 250.

L’indice di riferimento Euro Stoxx 600 è stabile a 371,58, dopo aver cancellato i rialzi precedenti, mentre il tedesco Dax sale dello 0,1% e l’elvetico SMI va su dello 0,2%.

Tra le performance peggiori troviamo anche quella di National Grid (LON:NG), che scende dello 0,7% dopo che un terribile blackout venerdì ha lasciato senza energia elettrica vaste aree dell’Inghilterra, tra cui la maggior parte di Londra. EasyJet (LON:EZJ) segna le perdite maggiori, con un tonfo del 4,0%, trascinando giù il settore nei timori che possa dover affrontare azioni da parte dell’ente regolatore per non essere riuscita a riprenotare i passeggeri i cui voli sono stati cancellati. HSBC (LON:HSBA) crolla del 2,3%, proseguendo la discesa, dopo che il licenziamento dell’amministratore delegato John Flint la scorsa settimana ha messo in evidenza i problemi strategici di una banca britannica che si ritrova impantanata nello scontro commerciale USA-Cina.

E tutto questo succede dopo un weekend in cui la sterlina ha toccato il minimo dal 2016 sia contro il dollaro che contro l’euro. È in discesa da quando Boris Johnson è stato confermato Primo Ministro a luglio, dopo aver vinto la corsa alla leadership del partito Conservatore con la promessa di far uscire il Regno Unito dall’UE il 31 ottobre, anche senza alcun accordo di transizione che attutisca il colpo.

Lo scenario del “no deal”, un’uscita senza accordo, è ormai considerato il più probabile e viene rispecchiato dal fatto che le vendite speculative della sterlina siano al massimo dal maggio 2017, secondo i dati pubblicati venerdì dalla Commodity and Futures Trading Commission. Gli analisti di Morgan Stanley (NYSE:MS) ed altri affermano che la sterlina potrebbe scendere al minimo storico del pareggio contro il dollaro se il Regno Unito uscisse senza accordo ad ottobre.

La politica del nuovo governo ha fatto infuriare le imprese: i supermercati avvertono che i prezzi dei prodotti alimentari saranno più alti, la Road Haulage Association mette in guardia dal caos nei porti britannici per via dell’introduzione di dogane e controlli al confine, mentre gli agricoltori avvertono che decine di migliaia di ovini e bovini potrebbero dover essere uccisi in quanto i prodotti britannici saranno soggetti a dazi ed ulteriori controlli nel loro principale mercato di esportazione.

Il governatore della Banca d’Inghilterra all’inizio del mese ha spiegato che una Brexit senza accordo sarà un “vero shock economico” per il paese.

Johnson, che ha condotto la campagna del 2016 promettendo che non ci sarebbero stati ostacoli al commercio con l’UE dopo la Brexit, ha affermato che uscire il 31 ottobre sarà l’unico modo per “riacquistare fiducia nella nostra politica”.

Johnson ha fatto una serie di promesse di spesa negli ultimi giorni che sono state interpretate come preparativi a delle elezioni anticipate già a novembre. Nel fine settimana ha annunciato piani per spendere di più sulle prigioni, un aspetto considerato un tentativo per attirare sostenitori del partito della Brexit, il cui voto in teoria sarà disponibile quando il Regno Unito lascerà l’UE. Ha già fatto promesse simili riguardo alle spese per ospedali e scuole.

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