Investing.com - La sterlina rimbalza questo venerdì, malgrado le preoccupazioni per la Brexit e le dimissioni di importanti ministri del governo del Primo Ministro Theresa May.
Il cambio GBP/USD sale dello 0,34% a 1,2812 alle 5:37 ET (10:37 GMT), dopo essere crollato a 1,2739 ieri in seguito alle dimissioni del ministro per la Brexit Domin Raab.
Raad ha affermato di non poter sostenere i termini della bozza del Primo Ministro.
Nel frattempo, almeno 16 membri del Partito Conservatore hanno già chiesto un voto di sfiducia contro May, aumentando le probabilità che il paese lasci l’Unione Europea a marzo senza alcun accordo.
Senza un accordo, il Regno Unito passerebbe dalle facilitazioni commerciali con l’UE agli accordi doganali pensati dall’Organizzazione Mondiale del Commercio per gli stati esterni.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,09% a 96,88, mentre cresce l’incertezza.
Un funzionario della Casa Bianca ha riferito ieri a Reuters che la risposta scritta della Cina alle richieste statunitensi circa la riforma commerciale difficilmente porteranno ad un accordo nelle trattative tra il Presidente USA Donald Trump e il Presidente cinese Xi Jinping in occasione del summit del G20 di questo mese.
I dazi su 200 miliardi di dollari di prodotti cinesi aumenteranno dal 10% al 25% il 1° gennaio.
Il dollaro scende contro lo yen, tradizionale valuta rifugio, con la coppia USD/JPY giù dello 0,30% a 113,30. Nei periodi di incertezza, gli investitori tendono a investire sullo yen giapponese, considerato una valuta rifugio quando c’è bassa propensione al rischio.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,01% a 1,1326. La coppia NZD/USD è in calo dello 0,37% a 0,6803, mentre il cambio AUD/USD va giù dello 0,03% a 0,7254.