Investing.com - Il dollaro è scambiato al minimo di oltre una settimana contro il paniere delle altre principali valute questo mercoledì, in un clima di incertezza per il piano fiscale del Presidente Donald Trump, mentre l’euro sale per via della riduzione dei timori per la Catalogna.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,1% a 92,99 alle 02:45 ET (06:45 GMT), il minimo dal 29 settembre.
Il dollaro resta sotto pressione poiché il battibecco di Trump con il Senatore Repubblicano Bob Corker ha alimentato i timori che la spinta verso la riforma fiscale possa rallentare.
Il biglietto verde è pressoché invariato contro lo yen, con la coppia USD/JPY a 112,36, dopo aver segnato il minimo di 112,23 nella notte.
I dati migliori del previsto sui compensi USA hanno spinto il dollaro al massimo di tre settimane contro lo yen venerdì, prima che le nuove tensioni con la Corea del Nord riducessero i guadagni del biglietto verde.
Gli investitori attendono i verbali del vertice di settembre della Federal Reserve nel corso della giornata. In occasione del vertice, la Fed ha reso noto che intende alzare i tassi ancora una volta quest’anno e tre volte nel 2018.
L’euro resta supportato dopo che il leader catalano Carles Puigdemont ieri ha fatto un passo indietro rispetto alla dichiarazione di indipendenza dalla Spagna, che non avrà un effetto immediato, lasciando aperta la possibilità di trattare con Madrid.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,18% a 1,1827, il massimo dal 26 settembre.
La moneta unica si era già rafforzata sulla scia dei report economici incoraggianti in Germania all’inizio della settimana.
La sterlina è pressoché invariata, con la coppia GBP/USD a 1,3198. La valuta è salita dello 0,5% ieri quando i dati migliori del previsto sul settore industriale britannico hanno alimentato le aspettative che la Banca d’Inghilterra alzi i tassi di interesse il prossimo mese.
Il dollaro australiano è in salita, con il cambio AUD/USD a 0,7784, dopo essere schizzato a 0,7809 nella notte in seguito ai dati positivi sulla fiducia dei consumatori.
Il dollaro neozelandese resta vicino al minimo di quattro mesi, con la coppia NZD/USD a 0,7072 poiché continua a pesare l’incertezza politica in seguito alle elezioni generali inconcludenti.