🔺 Cosa fare quando i mercati sono ai massimi storici? Trova occasioni come queste.I titoli sottovalutati

Rally senza più benzina? Come approfittarne coi nuovi certificate di Unicredit

Pubblicato 23.11.2021, 17:58
© Reuters.

Contenuto sponsorizzato offerto da UnicreditBank AG

Investire in Borsa? Sì, ma con un paracadute. E’ quello che la gran parte degli esperti, private banker o promotori finanziari, stanno consigliando ai loro clienti in questo periodo. I mercati azionari sono reduci da galoppate entusiasmanti ed è facile in questa situazione eccedere nella self-confidence, diventare troppo fiduciosi, perdere la capacità di valutare correttamente i rischi.

Dall’inizio dell’anno l’indice FtseMib della Borsa di Milano è salito del 22,8%, una performance sostanzialmente in linea con quella dell’indice europeo Stoxx Europe 600 che ha guadagnato il 21%. In America S&P500 e Nasdaq vantano performance dal primo gennaio a oggi del 25%, a ogni nuovo rialzo corrisponde un nuovo massimo storico. Negli ultimi tre anni il Nasdaq è salito del 131%.

A sostenere questo andamento strepitoso sono soprattutto gli utili delle aziende: nel terzo trimestre del 2021 le società che fanno parte dell’S&P500 hanno registrato una crescita media degli utili del 42,3% sullo stesso periodo dell’anno scorso e l’80% delle società ha superato le attese degli analisti.

Guardando in avanti, però, lo scenario si fa ogni giorno più complicato. La prima preoccupazione degli investitori istituzionali è l’inflazione, balzata negli Stati Uniti al 6,2%, il massimo degli ultimi 30 anni, e in Europa al 4,1%. Sia in America che in Europa le banche centrali hanno un obiettivo di inflazione del 2%. I banchieri centrali continuano a ripetere che la corsa dei prezzi sarà “temporanea”, ma il tono delle dichiarazioni è sempre meno convincente, e mentre negli Usa la Fed ha avviato il graduale ritiro degli stimoli post-pandemia, in Europa ci si attende che a dicembre la Bank of England rompa il ghiaccio, diventando la prima banca centrale di un Paese sviluppato ad avviare il rialzo dei tassi.

Nessuno dubita che i tassi di interesse debbano salire per contrastare l’inflazione: il problema è come e quando, con quale gradualità. Da tempo la banca americana Morgan Stanley (NYSE:MS) avverte che se la Fed sarà costretta a un brusco rialzo dei tassi le Borse potrebbero reagire con un violento ribasso. Analoghi avvertimenti lancia ogni settimana dalle colonne del Financial Times Mohamed El-Erian, il capo consigliere economico del colosso finanziario tedesco Allianz (DE:ALVG).

Se il rialzo dei tassi è ogni giorno il tema più discusso fra gli esperti di finanza, nessuno sottovaluta altri rischi come le strozzature che ostacolano il funzionamento delle catene di approvvigionamento e distribuzione delle merci, la carenza di semiconduttori, le tensioni fra Usa e Cina e, purtroppo, il rischio di nuovi lockdown per la pandemia da Covid.

Come può un investitore tenere presente tutte queste variabili nel suo operato? Fra le tante soluzioni possibili, una molto interessante è l’acquisto di certificati che hanno come sottostante le azioni di primarie e ben selezionate società italiane e internazionali, che offrono rendimenti interessanti e al tempo stesso garantiscono una buona protezione al capitale investito.

Sono le caratteristiche della nuova serie di Memory Cash Collect Worst Of Certificate appena immessi sul mercato da Unicredit (MI:CRDI). Si tratta di 14 nuovi certificate che hanno la scadenza a 2 o 3 anni (dicembre 2023 e dicembre 2024) e premi condizionati trimestrali con effetto memoria che vanno dall’1% al 4%, che corrispondono a rendimenti annui lordi potenziali compresi fra il 4% e il 16%.

Per quanto riguarda la distribuzione dei premi e il rimborso finale del capitale questi prodotti si caratterizzano per barriere al 50%, al 60% e al 70%.

UN ESEMPIO: il Certificate su Renault (PA:RENA), Stellantis (MI:STLA), Tesla (NASDAQ:TSLA), Volkswagen (DE:VOWG) con Isin DE000HB15GJ4

Emesso il 15 novembre 2021 a un valore nominale di 100 euro, questo certificate paga cedole trimestrali del 3,15%, per un rendimento potenziale annuo del 12,60%. Il vantaggio del certificate non è solo quello di potere diversificare l’investimento su quattro società di spicco dell’automotive, ma anche di avere una protezione sul capitale investito: infatti, grazie alla barriera fissata al 50% del valore iniziale, il capitale sarà integralmente restituito alla scadenza del prodotto (dicembre 2023) anche se nel frattempo le azioni delle quattro società dovessero scendere sotto il valore iniziale. Basta che il ribasso del titolo con la performance peggiore non sia superiore al 50% del valore iniziale.

Premi condizionati dalla barriera al 50%.

La condizione per incassare i premi trimestrali è che alle date previste per la rilevazione i prezzi di chiusura di tutti e quattro i sottostanti siano al di sopra della barriera, fissata al 50% del Valore iniziale. La prima rilevazione sarà il 16 dicembre 2021, l’ultima il 19 dicembre 2023. In tutto sono nove scadenze.

La tabella qui sotto riassume i Valori iniziali e i livelli di barriera. Il Valore iniziale è il prezzo di chiusura di Borsa del 12 novembre 2021.

Valore iniziale

Barriera

Livello barriera

Renault

34,37 Eu

17,185 Eu

50%

Stellantis

17,876 Eu

8,938Eu

50%

Tesla

1.33,42 Usd

516,71 Usd

50%

Volkswagen priv.

188 Eu

94 Eu

50%

L’effetto memoria.

Tutte le cedole trimestrali godono dell’effetto memoria. Questo vuole dire che se a una determinata scadenza non si verificano le condizioni per il pagamento del premio trimestrale, la cedola non viene pagata, ma non è persa: il coupon rimane come “congelato” e verrà pagato alla prima scadenza successiva in cui saranno soddisfatte le condizioni richieste.

Scadenza, rimborso dell’investimento e protezione del capitale.

Il certificate ha una durata di 24 mesi con possibilità di richiamo anticipato. L’ultimo giorno di osservazione è il 19 dicembre 2023.

Il capitale gode di una protezione grazie alla barriera al 50%. Significa che alla scadenza l’investitore riceverà l’intero capitale investito anche se le quotazioni di Renault, Stellantis, Tesla e Volkswagen saranno inferiori ai Valori iniziali, basta che il ribasso del sottostante con la performance peggiore non sia superiore al 50%.

Se invece alla scadenza anche una sola delle quattro azioni sarà al di sotto della barriera (o allo stesso livello) l’investitore riceverà un importo commisurato alla performance del peggiore fra i quattro sottostanti, con conseguente perdita parziale o totale del capitale investito.

Rimborso anticipato.

Il certificate offre la possibilità di rimborso anticipato. A partire dalla rilevazione del 15 giugno 2022, se tutti e quattro i sottostanti saranno sopra il Valore iniziale il certificate verrà rimborsato in anticipo a 100 euro, più i 3,15 euro dell’ultimo premio trimestrale e gli eventuali premi precedenti non pagati e “congelati” per l’effetto memoria. Questa possibilità si ripresenterà identica a tutte le successive date trimestrali di valutazione.

UN’INTERA FAMIGLIA DI PRODOTTI.

Abbiamo utilizzato questo certificate per descrivere un’intera famiglia di prodotti appena emessi da Unicredit con la stessa struttura: cedole interessanti con effetto memoria, rimborso anticipato dal sesto mese e barriera al 50%, al 60% o al 70%.

Il rendimento potenziale varia da prodotto a prodotto. Ad esempio, il Certificate con Isin DE000HB15GN6 con sottostanti Nio, Tesla, Uber (NYSE:UBER) e Varta offre cedole trimestrali del 4%, quindi un ottimo rendimento annuo lordo potenziale del 16%, che riflette tutto il potenziale delle aziende protagoniste della transizione verso la mobilità elettrica. Al tempo stesso, il settore è esposto a notevole volatilità per un numero crescente di rischi, che vanno dalle difficoltà di approvvigionamento dei componenti alla necessità di realizzare in tempi rapidi reti diffuse di ricarica delle batterie.
A fronte di questi rischi, è di grande conforto per l’investitore avere una barriera profonda che protegge il capitale fino a un ribasso dei sottostanti del 50%.

All’estremo opposto c’è il più tranquillo Certificate con Isin DE000HB15925 che ha come sottostanti Eni (MI:ENI), Enel (MI:ENEI) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP), tre pesi massimi della Borsa italiana. Nei prossimi due anni (la durata del certificate), il gruppo dell’energia, la prima banca italiana e la principale utility del Paese non dovrebbero riservare grandi sorprese, ma proseguire le loro attività lungo i percorsi tracciati dai rispettivi piani industriali. La cedola trimestrale è del 2,15% (rendimento lordo annuo potenziale dell’8,60%), la barriera è al 70%.

Nella tabella qui sotto riportiamo le caratteristiche dei nuovi 14 prodotti di Unicredit, che si aggiungono agli oltre 250 Certificate di investimento offerti da Unicredit e quotati sugli MTF regolamentati di Borsa Italiana (SeDeX e EuroTLX).

Ricordiamo che i redditi da Certificate sono considerati redditi diversi (aliquota fiscale 26%) e possono quindi compensare minusvalenze pregresse in portafoglio.

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