Investing.com - L’indice sulle condizioni del settore manifatturiero della Federal Reserve di New York ha segnato una contrazione per la prima volta in sette mesi a maggio, dal momento che i nuovi ordinativi e le esportazioni sono entrati in territorio negativo, secondo i dati ufficiali di questo lunedì.
Nel report della Federal Reserve Bank di New York si legge che l’indice sulle condizioni generali delle imprese è sceso a -1,0 questo mese da 5,2 di aprile. Gli analisti avevano previsto un aumento a 7,0 a maggio.
Una lettura superiore a 0,0 indica un miglioramento delle condizioni, mentre una lettura inferiore indica un peggioramento.
I nuovi ordinativi sono crollati a -4,4, segnale di un calo, mentre l'indice sulle esportazioni è sceso a 10,6, indicando che le esportazioni sono aumentate ad un tasso più lento rispetto ad aprile.
Gli indicatori sul mercato del lavoro rivelano un modesto aumento sia nell’occupazione che nelle ore di lavoro, mentre i prezzi alla produzione e alla vendita sono saliti ad un tasso più moderato.
Gli indici sulle prospettive a sei mesi sono vicini ai livelli dello scorso mese e continuano a mostrare un alto grado di ottimismo circa le condizioni future.
L’indice Empire State viene seguito con attenzione dai trader in quanto considerato predittivo di quello nazionale dell’Institute for Supply Management.
Il cambio USD/JPY si attesta a 113,45 da 113,55 segnato prima dei dati, la coppia EUR/USD è scambiata a 1,0973 da 1,0968, mentre il cambio GBP/USD sale a 1,2925 da 1,2922.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 98,74 da 98,78 segnato prima dei dati.
I future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura mista. I future Dow salgono dello 0,2%, i future S&P 500 sono in salita dello 0,2%, mentre i future Nasdaq 100 sono in calo dello 0,1%.
Sul mercato delle materie prime, i future dell’oro sono scambiati a 1.234,70 dollari l’oncia troy, rispetto ai 1.234,00 dollari segnati prima dei dati, mentre il greggio si attesta a 49,54 dollari al barile dai 49,52 dollari precedenti.