Investing.com - Il prezzo dell’oro è pressoché invariato negli scambi di questo mercoledì mattina, gli investitori attendono i dati sull’inflazione statunitense per valutarne l’impatto sulla posizione della Federal Reserve in merito alla politica monetaria nei prossimi mesi.
Il Dipartimento per il Commercio pubblicherà i dati sull’inflazione di ottobre alle 8:30 ET (13:30GMT) di oggi. Gli analisti dei mercati prevedono che i prezzi al consumo salgano dello 0,1%, mentre l’inflazione core dovrebbe aumentare dello 0,2%.
Sempre oggi, il Dipartimento per il Commercio pubblicherà i dati sulle vendite al dettaglio di ottobre. È previsto un aumento dello 0,1% per il mese scorso. Le vendite core dovrebbero registrare +0,2%.
La Fed terrà l’ultimo vertice di politica monetaria dell’anno il 12 e 13 dicembre, con una probabilità di un aumento dei tassi di interesse pari al 100% secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com.
Sul Comex, i future dell’oro sono stabili a 1.282,75 dollari l’oncia troy alle 3:00 ET (08:00 GMT).
Ieri, l’oro ha toccato il minimo della seduta di 1.270,59 dollari, il minimo dal 6 novembre, prima di segnare una ripresa e salire dello 0,3% con l’indice del dollaro USA che è crollato al minimo di quasi tre settimane.
Un dollaro debole spinge l’oro dal momento che la valuta debole aumenta l’appeal dei lingotti, valutati in dollari, per gli investitori che utilizzano altre valute.
L’incertezza per le prospettive della riforma fiscale USA contribuisce a supportare il rialzo del metallo prezioso. Ieri i Repubblicani al Senato USA hanno dichiarato che il loro piano fiscale comprenderà la sostituzione degli obblighi personali dell’Obamacare in base a cui molti americani devono avere una qualche forma di copertura sanitaria.
I mercati sono preoccupati per la possibilità o meno che i piani fiscali vengano approvati entro fine anno. I Repubblicani avevano inizialmente sperato di effettuare il voto finale sulla proposta di legge entro il Giorno del Ringraziamento, la prossima settimana, ma gli analisti sono dubbiosi in merito alla tempistica.
Tra gli altri metalli, i future dell’argento scendono di 3,0 centesimi, o dello 0,2%, a 17,04 dollari l’oncia troy, il platino va su dello 0,3% a 930,05 dollari, mentre il palladio è in calo dello 0,1% a 984,55 dollari l’oncia.
Intanto, i future del rame scendono di 2,2 centesimi, o dello 0,7%, al minimo di cinque settimane di 3,043 dollari la libbra dopo i dati di ieri da cui è emerso che l’economia cinese è ulteriormente rallentata il mese scorso. La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale del metallo rosso.