Investing.com - Giornata di acquisti sulle banche italiane a Piazza Affari, con l’indice del settore (FTSE Italia All Share Banks) che guadagna l’1,74%, sovraperformando il FTSE MIB, in crescita dell’1% grazie anche alle indiscrezioni di un possibile incarico da parte del Presidente della Repubblica per formare il governo.
L’entusiamo tra i finanziari è stato acceso dalla notizia dell’offerta vincolante presentata a Intesa Sanpaolo da parte della svedese Intrum Justitia per la costituzione di un servicer di non-performing loans (Npl) in Italia.
La proposta riguarda la vendita del 51% della piattaforma di Intesa e comprende un totale di 10,8 miliardi lordi di Npl che corrispondono ad un valore complessivo di 3,6 miliardi (500 per la piattaforma e 3,1 di Npl).
La notizia è stata confermata dall’istituto italiano, il cui cda si riunirà domani per l’esame della proposta.
L’istitituto preseguirebbe così nell’attività di risoluzione della principale problematica delle banche, non solo italiane, rispondendo alle parole del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, il quale aveva ricordato come fosse “necessario agire rapidamente per accorciare i tempi delle procedure di recupero credito”.
Intanto a Piazza Affari, il titolo Intesa Sanpaolo (MI:ISP) guadagna l’1,46% preseguendo così il suo periodo positivo che dura da fine marzo, mentre gli svedesi Intrum Justitia (ST:INTRUM) crescono dell’8% sulla borsa di Stoccolma.
Tra gli altri titoli, si segnala Banca Mediolanum (MI:BMED) con una crescita del 2,24% dopo che il Tar del Lazio ha deciso oggi di accogliere la richiesta di “congelare” il termine dell’11 ottobre per la vendita della quota eccedente il 9,99% posseduta da Fininvest nell’istituto, contraddicendo quanto deciso lo scorso anno da Bankitalia.
Positiva anche Unicredit (MI:CRDI) (+1,85%) dopo che S&P ha confermato i rating a BBB a lungo termine e ad A2 a breve termine e mantenendo l’outlook a stabile.
In testa al Ftse Mib di metà mattinata resta Bper Banca (MI:EMII) (+3,10%), seguita da Banco Bpm (MI:BAMI) (+2,74%), Ubi Banca (MI:UBI) (+2,13%), Creval (MI:PCVI) (+1,87%), Mediobanca (MI:MDBI) (+1,56%), Banca Carige (MI:CRGI) (+2,44%), mentre vira in negativo Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS) dopo uno sprint iniziale.