Investing.com - I future USA puntano ad un’apertura al rialzo questo lunedì, con i timori per le relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina che sembrano ridursi, spingendo il sentimento.
Alle 6:48 ET (10:48 GMT), i future Dow blue chip salgono di 63 punti, o dello 0,25%, i future S&P 500 vanno su di 4 punti, o dello 0,15% mentre i future Nasdaq 100 legati al settore tech salgono di 16 punti, o dello 0,23%.
Sulla scia dell’impennata di oltre il 2% della scorsa settimana, quando i titoli hanno registrato l’aumento settimanale migliore da marzo, gli investitori sembrano intenzionati a proseguire lo slancio rialzista questo lunedì.
Il fatto che il Presidente USA Donald Trump abbia annunciato nel weekend di essere intenzionato ad aiutare la compagnia di telecomunicazioni cinese ZTE (HK:0763) a “tornare in affari” ha contribuito ad allentare le tensioni in vista del secondo round di trattative al via domani, sebbene Pechino abbia indicato che non intende cambiare la sua attuale posizione nella disputa commerciale.
Per oggi non sono previsti report economici di rilievo e gli investitori attendono le indicazioni dei policymaker della Federal Reserve sul ritmo dei prossimi aumenti dei tassi previsti per quest’anno.
Questa mattina, la Presidente della Fed di Cleveland Loretta Mester ha ribadito il suo supporto al “proseguimento di una rimozione graduale della politica economica accomodante”.
Sebbene Mester abbia affermato che non prevede un rapido aumento dell’inflazione, ha avvertito che la Fed potrebbe dover alzare i tassi di interesse sopra il 3% se l’economia USA dovesse crescere più velocemente del previsto.
I mercati si aspettano un aumento dei tassi in occasione del prossimo vertice della banca il 13 giugno, mentre un altro aumento è previsto per il vertice di settembre. Tuttavia, gli operatori dei mercati sono divisi in merito alla possibilità di un ulteriore intervento a dicembre.
Il prossimo discorso previsto è quello del Presidente della Fed di St. Louis James Bullard, che parlerà delle criptovalute alla conferenza 2018 del CoinDesk Consensus a New York alle 9:40 ET (13:40 GMT).
Il dollaro continua a scendere contro il paniere delle valute, avviandosi a segnare un calo per la quarta seduta consecutiva.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,25% a 92,21 alle 6:49 ET (10:49 GMT), con gli investitori in attesa dei dati sulle vendite al dettaglio di domani.
Con la stagione degli utili del primo trimestre vicina alla conclusione (rimangono solo una decina di compagnie dell’indice S&P 500 a rilasciare i risultati finanziari questa settimana), i rivenditori sono solo all’inizio, con i dati di Home Depot (NYSE:HD) attesi per domani. I risultati di Macy’s (NYSE:M) sono in agenda per mercoledì; mentre Walmart (NYSE:WMT), il colosso mondiale, li pubblicherà giovedì.
Intanto, il prezzo del greggio è sotto pressione: l’aumento dell’attività di trivellazione USA pesa sul sentimento.
Dai dati della scorsa settimana è emerso un aumento di 10 impianti di trivellazione attivi negli Stati Uniti, per un totale di 844, il massimo dal marzo 2015. Si tratta del sesto aumento settimanale consecutivo e fa temere per l’incremento della produzione statunitense.
I future del greggio USA scendono dello 0,17% a 70,58 dollari al barile alle 6:50 ET (10:50 GMT), mentre il greggio Brent è invariato a 77,12 dollari.
In Europa, le principali borse sono al ribasso verso mezzogiorno, con gli investitori concentrati sulla politica italiana, sulle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e sul calo del prezzo del greggio.
I mercati asiatici hanno chiuso positivamente, con l’apparente disgelo nelle relazioni tra Cina e Stati Uniti ad incoraggiare il sentimento.