Investing.com - Titoli in evidenza negli scambi premarket di mercoledì 14 giugno.
- Il titoloActivision Blizzard (NASDAQ:ATVI) è sceso dell’1,9% dopo che un giudice federale statunitense ha accolto la richiesta della Federal Trade Commission di bloccare temporaneamente l’acquisizione del produttore di videogiochi da parte di Microsoft (NASDAQ:MSFT).
- Il titoloTesla (NASDAQ:TSLA) è salito del 2% dopo che il produttore di veicoli elettrici ha aumentato leggermente il prezzo del suo modello Y negli Stati Uniti, esprimendo fiducia nella domanda futura.
- Il titolo Alphabet (NASDAQ:GOOGL) è sceso dello 0,2% dopo che le autorità antitrust dell’UE hanno accusato la sua unità Google di pratiche anticoncorrenziali nella sua attività di pubblicità digitale, aggiungendo che potrebbe dover vendere parte di questa attività per rispondere alle loro preoccupazioni.
- Le azioni di Advanced Micro Devices (NASDAQ:AMD) sono salite del 3,1%, sostenute dalla notizia secondo cui Amazon (NASDAQ:AMZN) starebbe valutando di utilizzare il nuovo chip di intelligenza artificiale del produttore di semiconduttori.
- Il titolo Nvidia (NASDAQ:NVDA) è sceso dello 0,1%, cedendo parte dei guadagni della sessione precedente che hanno portato a una valutazione di mercato di oltre 1.000 miliardi di dollari, con l’azienda che ha beneficiato del boom di interesse per l’intelligenza artificiale.
- Le azioni di UnitedHealth Group (NYSE:UNH) sono scese del 5,8% dopo che la società di assicurazioni e assistenza sanitaria ha indicato, nel corso di una conferenza con gli investitori, che i costi medici della sua unità di assicurazione sanitaria potrebbero essere più alti di quanto previsto in precedenza.
- Gli ADR Shell (NYSE:SHEL) sono saliti del 2,4% dopo che il gigante dell’energia ha annunciato l’intenzione di placare gli azionisti aumentando il dividendo del 15% a partire dal secondo trimestre, mentre il tasso di riacquisto di azioni proprie salirà ad almeno 5 miliardi di dollari per la seconda metà del 2023.
Le azioni di Affirm (NASDAQ:AFRM) sono scese dell’1,4% dopo che BTIG ha avviato la copertura sul principale operatore buy-now-pay-later con un rating “sell”, affermando che il modello di business della società è sotto pressione in quanto entriamo in una nuova fase del contesto macro in cui la spesa discrezionale si sta restringendo rapidamente.