MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude in leggero rialzo in scia al recupero nel pomeriggio delle borse europee rinvigorite dalle novità emerse sul fronte Brexit.
Il primo ministro britannico Theresa May ha infatti aperto ad un breve slittamento dell'uscita della Gran Bretagna dalla Ue oltre la scadenza ufficiale del 29 marzo.
Un'ulteriore spinta ai mercati è arrivata, oltreoceano, da Wall Street sostenuta dai dati sulle fiducia delle consumatori a febbraio oltre le attese.
Il FTSEMib termina a +0,11%, mentre l'ALL Share avanza dello 0,1%. In Europa l'indice FTSEurofirst 300 guadagna lo 0,45%.
Volumi sull'azionario italiano intorno a due miliardi di euro.
** I bancari consolidano il rally della vigilia con un rialzo dell'indice settoriale dello 0,17%. Gli acquisti si concentrano su BANCO BPM (MI:BAMI), maglia rosa del FTSE Mib con +3,6% seguita da UBI (MI:UBI) a +1,9%. Su quest'ultima gli analisti esprimono giudizi positivi in merito al ritorno dell'istituto sul mercato istituzionale con una nuova emissione Tier2 ieri che ha incontrato una solida domanda.
** Proseguono gli acquisti su CREVAL, +2,5% con volumi sostenuti anche se inferiori a quelli della vigilia, dopo il cambio al vertice deciso nel weekend.
** Positiva SAIPEM (MI:SPMI), in rialzo dello 0,9% sotto i massimi di seduta beneficiando dell'avvio di copertura con "buy" e target a 5,5 euro da parte di Berenberg.
** Bene DIASORIN (MI:DIAS) (+1,8%) mentre tra le utility A2A (MI:A2) debole dello 0,7% dopo i risultati del 2018.
** Negative TIM (MI:TLIT) (-1,2%) e STM (PA:STM) (-1,5%) in scia ai cali dei rispettivi comparti in Europa.
** Balza del 15,9% FINCANTIERI (MI:FCT) dopo conti 2018 superiori alle attese, in un mercato che guarda con attenzione anche alle prossime nomine pubbliche. Oggi è in programma un vertice di governo sul tema, secondo una fonte..
** Denaro su PIAGGIO (+6,1%) sulla scorta dei positivi risultati 2018 e dell'outlook incoraggiante sul 2019.
** BIESSE scivola di oltre il 7% dopo i risultati 2018 e il piano triennale al 2021.
** SOGEFI in calo di oltre il 3% dopo che sulla debolezza dei risultati 2018 e delle prospettive per il 2019 gli analisti hanno tagliato le stime. Equita Sim ha declassato il titolo a "hold" con un target price ridotto del 16% a 2,1 euro.