Investing.com - Dopo aver perso quasi il 4% nella prima seduta del 2023, Apple (NASDAQ:AAPL) è scivolata sotto i 2.000 miliardi di dollari di capitalizzazione per la prima volta dal 2021, e gli analisti non sono ottimisti a riguardo.
BNP Paribas (EPA:BNPP) ha declassato Apple (NASDAQ:AAPL) a Neutral dal precedente Outperform con un obiettivo di prezzo rivisto a 140 dollari per azione da 180 dollari, a causa, si legge in una nota della banca, "della riduzione delle stime per iPhone e Mac dovute delle interruzioni di produzione nello stabilimento di Foxconn (SS:601138) in Cina".
Anche se l'agenzia Reuters ha fatto sapere che la produzione di Foxconn nello stabilimento dove pochi settimana fa sono scoppiate le rivolta contro le restrizioni Covid è tornata al 90% della sua piena capacità, dalla banca francese fanno sapere gli stop alla produzione si faranno comunque sentire sui numeri del 2023.
Gli analisti, infatti, prevedono consegne di iPhone per 224 milioni di unità nel 2023, con la riduzione delle stime che "riflette i problemi della catena di fornitura di Foxconn e una posizione più cauta sulla spesa dei consumatori per i dispositivi di fascia alta".
Anche le previsioni su iPad/Mac sono state ridotte, con BNP che si stima un calo rispettivamente del 7% e del 9% su base annua delle consegne.
Inoltre, BNP Paribas ha tagliato le stime di EPS per l'esercizio 23-25 di circa il 6%, portandole ora al 5%-6% al di sotto del consenso.
"Il consenso ha iniziato a tagliare le stime e crediamo che questa situazione continuerà a pesare sulle azioni", hanno scritto gli analisti in una nota per i clienti, precisando che sulla base di queste revisioni Apple è scambiata "a una valutazione premium difficile da giustificare".
"Vediamo poche ragioni per cui Apple dovrebbe essere scambiata a un prezzo superiore rispetto ai competitor (ora a PE di 22x per il 2023). I nuovi prodotti hardware come AR/VFR e Apple Car potrebbero non arrivare prima del 2024-26, non vediamo alcun catalizzatore positivo per il titolo e riteniamo che le azioni abbiano un prezzo equo", concludono gli analisti.
Nel 2022, il titolo della società di Cupertino ha perso il 27%.