(ANSA) - ROMA, 25 FEB - Italia poco attraente per gli investimenti diretti esteri, che nel 2015 erano pari allo 0,7% del prodotto interno lordo, contro la media del 2% in Europa. È quanto emerge da una ricerca di UHY, network internazionale di società di revisione, consulenza fiscale e sul lavoro che ha analizzato l'incidenza degli investimenti diretti esteri sul Pil delle 44 maggiori economie del mondo. In vetta alla percentuale di Pil rappresentata dagli investimenti esteri Malta (26%), Singapore (22%) e Olanda (14%). L'Italia è al 36 esimo posto. Fra le maggiori economie Ue svetta la Spagna (2,1%), seguita da Gran Bretagna (1,8%), Francia (1,4%), Germania (1,4%). Gli investimenti esteri nella Penisola hanno raggiunto i 13 miliardi di dollari contro oltre 50 in Gran Bretagna, 46 in Germania, 35 in Francia e 25 in Spagna. L'indagine di UHY sottolinea però come il calo delle imposte introdotto dalla legge di stabilità che porta la tassazione sul reddito di imprese dal 31,4% al 27,9% nel 2017, possa rendere l'Italia più competitiva